"Ultimo miglio" senza fondi, l’ira della Regione

Dopo il caso della presidenza dell’Authority, ancora nervi tesi con il Governo. Il presidente Acquaroli: "Estremo disappunto"

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I rapporti tra il Governo e le Marche sul porto di Ancona si fanno sempre più tesi. Dopo la sostituzione alla presidenza dell’Autorità portuale di Rodolfo Giampieri e la nomina a suo successore di Matteo Africano, ora la Regione deve incassare la mancanza di fondi per l’ "ultimo miglio" nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnnr). Infatti, dei fondi per il collegamento stradale con il porto di Ancona non c’è traccia. Il governatore Francesco Acquaroli non ci sta e chiede un incontro al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovanini.

"Apprendiamo con estremo disappunto l’assenza di interventi infrastrutturali per il nostro porto e gli altri di competenza dell’Autorità nel tratto centrale dell’Adriatico - scrive il presidente della Regione in una nota -. Uno fra tutti il cosidetto ultimo miglio di connessione del porto dorico con la grande viabilità, atteso da oltre 30 anni e che consente al nodo Ten-T di connettersi velocemente con la rete stradale e autostradale".

Per Acquaroli è imprescindibile la realizzazione dello snodo: "Lo sviluppo regionale dei prossimi anni non puo’ prescindere dalla connessione di ultimo miglio del porto di Ancona, inserito nel corridoio europeo Scandinavo-Mediterraneo e, dal 2021, anche in quello Baltico-Adriatico - conclude Acquaroli-. Ricordiamo che per tale intervento il progetto di fattibilità tecnico-economica è stato approvato a giugno 2020 ed e’ in fase di avvio la progettazione definitiva. Ho richiesto un confronto doveroso e urgente per poter recuperare i finanziamenti necessari a realizzare gli interventi strategici per una ripresa economica sostenuta e sostenibile recuperando il deficit infrastrutturale".

Acquaroli conclude: "E’ un incontro doveroso e urgente con l’obiettivo di recuperare i finanziamenti necessari a realizzare gli interventi strategici per una ripresa economica sostenuta e sostenibile delle Marche, duramente colpita oltre che dalla pandemia da Covid-19 anche dal sisma del 2016".

A settembre, l’allora ministra Paola De Micheli, aveva parlato di un investimento complessivo di 187 milioni di euro per il porto di Ancona e 40 già finanziati per l’ultimo miglio ferroviario del capoluogo dorico.

Nella bozza del Recovery Plan #NextGeneration arrivata in Consiglio dei ministri a gennaio i fondi per l’ultimo miglio erano presenti, salvo poi sparire nella fase attuale di approvazione del Pnnr.