
Umilia e picchia la moglie: scatta l’ammonimento
Offese continue per attività quotidiane come accudire il figlio, preparare il pranzo, la cena e occuparsi di pulire la casa. Secondo il marito la moglie non sarebbe stata capace e questo lo hanno portato a trattarla male, ogni giorno. Oltre le mortificazioni l’uomo, 40 anni, della provincia di Ancona, avrebbe iniziato anche ad alzare le mani. La donna, stanca di questo atteggiamento prevaricatore si è rivolta alla polizia e ha chiesto e ottenuto dal questore un ammonimento per il coniuge per maltrattamenti in famiglia. L’istruttoria per arrivare al provvedimento è stata avviata dall’ufficio Misure di Prevenzione della Polizia Anticrimine, diretto dal vice questore aggiunto Marina Pepe. La notifica è stata fatta ieri. Un provvedimento necessario perché il 40enne ha posto in essere una serie di condotte prolungate nel tempo, reiterate, di violenza fisica e psicologica, nei riguardi della moglie, una donna italiana, 30enne, vessata e mortificata per motivi futili.
La 30enne era già stata vittima di diversi episodi di maltrattamento fisici e psicologici da parte dell’uomo, quando erano fidanzati, ma non ha mai voluto denunciare. Poi si sono sposati e hanno avuto un figlio. Visto che i comportamenti non miglioravano ha voluto denunciare, depositando richiesta di ammonimento. Ora il marito dovrà interrompere ogni condotta lesiva nei riguardi della parte lesa. La misura di prevenzione nota come "ammonimento del questore" costituisce un efficace deterrente volto a contrastare il fenomeno della violenza domestica, per evitare che degeneri in condotte estreme, sia di tipo fisico che di tipo psicologico, a volte con esiti drammatici. La richiesta deve essere fatta dalla vittima.