Un allaccio del gas blocca il cantiere dell’ex Stracca

Tutto fermo per il supercondominio in costruzione "Per ogni giorno di stop una penale da 5mila euro"

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di Pierfrancesco Curzi

Mancata eliminazione dell’allacciamento della rete gas, il cantiere del palazzo super-ecologico all’ex Stracca bloccato da venti giorni. La denuncia arriva dalla Cap Costruzioni di Osimo, l’impresa che sta effettuando l’opera di demolizione preparatoria per l’avvio del lavoro che entro il luglio del 2024 deve portare alla consegna delle chiavi dei 57 appartamenti. Destinataria della protesta è la società Edma Reti Gas a cui dovrebbe spettare l’onere di rimuovere la linea. Un intervento su cui si era trovato l’accordo a marzo e che doveva iniziare appunto almeno due settimane fa, ossia quando il cantiere era pronto per essere liberato nell’ottica della fase successiva.

Siamo entrati in possesso di un documento in cui la società chiede a Edma di intervenire al più presto per rimuovere il contatore gas e il residuo della rete. Nella lettera la società chiede, o meglio intima a Edma di intervenire dopo i solleciti ripetuti nel corso dei mesi in modo da poter passare alla fase successiva. Il testo prosegue con la notifica secondo cui il mancato intervento sta provocando, per ogni giorno di ritardo, una penale di 5mila euro che la stessa società Cap Costruzioni provvederà ad addebitare alla Edma. La Cap si riserva di inserire ulteriori danni e chiede di intervenire entro l’8 ottobre scorso. Ad oggi nulla di tutto ciò si è mosso. Insomma l’ennesimo intoppo che rischia di allungare i tempi dei lavori e della consegna dello stabile super ecologico di via Montebello al civico 29.

Ad oggi sono stati venduti circa due terzi dei 57 appartamenti e tra quelli che mancano c’è anche il super-attico con piscina e con una metratura importante. Ci sono un paio di trattative importanti in corso, ma ancora il gioiello dello stabile deve trovare un nuovo proprietario. La società che si occupa delle vendite avrebbe rifiutato una prima offerta formulata da un imprenditore dell’Anconetano, ma le parti stanno trattando per una cifra che si aggirerebbe tra i 750 e gli 800mila euro. Non essendoci ancora alcuna forma che vincola l’acquisto e la cessione, come accennato in precedenza, ci sarebbe un secondo imprenditore, sempre non anconetano interessato ad accaparrarsi l’immobile. A parte lo stop provocato dalla rimozione della vecchia linea gas, presto inizierà l’opera di palificazione perimetrale, poi la realizzazione delle fondamenta e dei primi tre piani in cemento armato, con annessi garage. Tra febbraio e marzo 2023 via alla realizzazione della struttura in legno.