
Migliaia di persone in centro, meno maschere ma molto più fantasiose. Negozi non tutti aperti
Poche maschere ma tanta gente ieri al carnevale rimandato di un week end e che perde il suo nome storico, quello del Carnevalò. I tempi delle grande maschere ricercate, che arrivavano anche da Venezia, è finito ma la fantasia degli anconetani e non solo ha prodotto costumi curiosi e per tutte le età.
La festa è iniziata alle 15.30, con la sfilata lungo corso Garibaldi per arrivare fino a piazza Cavour dove sono state presentate sul palcoscenico dai giornalisti Teodora Stefanelli ed Andrea Alfieri. Ad aprire la kermesse il carro di Montesicuro, con una maschera ispirata ad una serie di Netflix, Squid Game. Il gruppo, di una trentina di persone, si è aggiudicato il premio della maschera dei borghi.
La città si è trasformata in un tappeto di coriandoli e stelle filanti, con la maggior parte dei negozi rimasti del corso principale che hanno aperto in via eccezionale, soprattutto le grandi catene e i bar. Dolci, fritti e perfino i prodotti a chilometro zero della Coldiretti hanno fatto da contorno alla giornata attirando centinaia di persone, quasi come se fosse stata la fiera di San Ciriaco.
Gli occhi erano puntati tutti a guardare chi aveva la maschera più originale. Nonostante la maggior parte del pubblico non fosse in costume non sono mancate delle vere e proprie chicche come la maschera di coppia di Iole e Francesco, sposati da 32 anni e arrivati da Palombina, vestiti da birra Heineken. "Io sono la bottiglia – ha detto Iole – mio marito interpreta l’ubriaco. Questa maschera è nata questa estate a Portonovo, guardando un tappo della birra. Il messaggio però è quello di non bere, soprattutto ai giovani".
Un’altra maschera singolare è stata quella di Pippi Calzelunghe, indossata da Alessandra, figlia della coppia della birra, in mongolfiera. "L’ha realizzata mia madre – ha detto – da bambina era il mio personaggio preferito". Una mamma si è presentata con la figlia, mascherate da scuolabus giallo con la scritta "attaccati al bus". C’era anche una maschera contro l’aracnofobia, per chi ha la fobia dei ragni e perfino un cane mascherato da capretta del presepio.
La viabilità ha retto, non sono stati segnalati ingorghi persistenti. La vittoria per la maschera singola (premio una macchina fotografica) è andata ad una bambina, Vittoria, mascherata da una maga tutta di nero di nome Maleficent. Per le scuole hanno vinto (premio strumenti musicali) la primaria Dante Alighieri con una maschera marina di gruppo chiamata "Colle Marea". Per la maschera di gruppo hanno vinto gli scout Ancona 1 con i Lego. Per la maschera di coppia ha vinto un omaggio a Venezia e per gli universitari il gruppo Erasmus con Generation Meeting.