Un centro per i giovani contro il degrado

Sorgerà al parco del Vallato nella casetta oggi sede dei camperisti: una zona problematica più volte finita nel mirino dei residenti

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La casetta nel parco del Vallato, oggi sede esclusiva dei camperisti, diventerà centro di aggregazione giovanile e presidio sociale per la sicurezza dell’area che presenta numerosi problemi come denunciato spesso dai residenti. È quanto deciso dalla nuova giunta Fiordelmondo e varato dall’aula consiliare. "Il consiglio comunale – spiegano da Jesi in Comune – ha discusso e approvato una delibera che prevede modifiche al contratto di servizio che lega Asp Ambito 9 e Comune di Jesi, assegnando in comodato d’uso gratuito all’Asp9 due ulteriori beni di proprietà comunale. Si tratta della casetta gialla di via Zannoni, presso il parco del Vallato, e di un locale in Corso Matteotti 48 (ex attività commerciale, ndr), entrambi in forma non esclusiva. Presso il parco del Vallato verrà svolta una parte dell’attività del Centro di aggregazione giovanile, stabilendo un presidio sociale in un luogo che in passato ha sollevato preoccupazioni ed offrendo a ragazze e ragazzi l’occasione di praticare alcune delle attività proposte dal centro di aggregazione. Riteniamo si tratti di un passaggio importante di un percorso volto a potenziare il lavoro sul disagio giovanile, erroneamente assimilato alla presenza di cosiddette baby gang, e per la progressiva costruzione di una comunità educante, oltrechè per la valorizzazione di un luogo significativo della città dal punto di vista urbanistico ed ambientale. I locali di corso Matteotti sono destinati ad ospitare una parte delle attività che attualmente si svolgono a poche decine di metri di distanza, presso l’ex Appannaggio, in spazi del tutto inadeguati, che segnatamente dovrebbero essere quelle del servizio Sollievo. Ciò – aggiungono dalla forza di maggioranza – permette di valorizzare anche dal punto di vista economico degli asset pubblici rimasti inutilizzati per molti anni, di sistemare e recuperare ad usi sociali gli spazi lasciati liberi presso l’ex Appannaggio e di creare situazioni sempre più inclusive nel centro vitale della città. E’ significativa anche la scelta di prevedere un uso non esclusivo (da condividere con l’associazione dei camperisti Vallesina Plein air, ndr), in maniera da inserire negli stessi spazi anche altri soggetti che operano con finalità non lucrative attraverso l’attivazione di patti di collaborazione, nell’ottica di ottimizzare l’uso dei beni pubblici e di creare sinergia tra pubblico e privato e tra differenti attività di interesse collettivo. Ogni qualvolta avremo la possibilità di destinare beni e risorse a supporto e sostegno delle fasce più fragili della popolazione, lo faremo".

Sara Ferreri