Nuova vita per i locali di largo San Cosma. Ha aperto da pochi giorni l’Emporio Corso Mazzini, di Simona Paolucci, che quindi raddoppia. Il negozio si trova esattamente di fianco alla Chiesa dei Santi Cosma e Damiano, proprio davanti l’entrata dell’oratorio di corso Mazzini. I nuovi proprietari hanno acquistato questi spazi dal sarto Vittorio Belvederesi: "Sarà uno spazio in cui venderemo oggettistica diversa rispetto all’Emporio di corso Mazzini. Qui – sottolinea Simona – troveremo cartoleria, penne, agende e zainetti di fascia superiore a quelli che abbiamo in corso Mazzini. Prodotti che nell’altro contesto – continua – non avrebbero abbastanza visibilità e importanza". Prodotti più di nicchia, anche natalizi, se vogliamo: "Mappamondo illuminato di qualità, belle borse e prodotti di cartotecnica che facciamo fare noi. Come i contenitori con le immagini di Ancona, riprodotti con soggetti di nostra proprietà, sia in china che a colori – indica lei – Abbiamo scelto questa ubicazione perché è davvero vicina all’altro nostro punto vendita e non è dispersivo neanche a livello di risorse di personale". Prima, qui, l’attività commerciale di Belvederesi c’era, ma non era aperta al pubblico. Dentro, ci sono ancora pezzi da sartoria, dallo specchio antico all’elegante bancone. "Non sarà un temporary shop aperto solo a Natale – precisa Paolucci – Vogliamo così trovare un modo per rilanciare questa via, largo San Cosma, che è una strada un po’ dimenticata, benché ci troviamo in pieno centro". Spesso, "a ridosso della chiesa vediamo la gente urinare, qua è pieno di buche, faccia due foto – ci dice – Le macchine parcheggiano ovunque, sui marciapiedi, nonostante i tanti cartelli di monito e di divieto di sosta. Una via che versa in estremo degrado con parcheggi selvaggi – ribadisce – Questo degrado influisce sull’apertura di attività, noi ci proviamo, ma qua siamo in corso Mazzini, a 5 metri dal centro. Ci sono scarabocchi sui muri, graffiti. Il Comune parla di pulire le vie, ma non ci sono solo gli archi da rinfrescare. Anche qui ci sono diversi graffiti".
Nicolò Moricci