
Un milione e duecento problemi. Se Tiong non compra c’è lo spettro di un maxi buco per il Comune
Se Tony Tiong, patron dell’Ancona, dovesse davvero ripensarci e non portare a termine la compravendita del terreno destinato al futuro centro sportivo, sarebbe un doppio danno enorme per la città e per la tifoseria dorica. Un passo indietro: la scorsa primavera l’Ancona Sports Center, società con sede a Porto Sant’Elpidio e interamente partecipata dalla Dreams srl, di proprietà di Tony Tiong, di cui è socio, però anche il commercialista Piergiorgio Ripa, fratello di Roberto Ripa, attualmente supervisore dell’area tecnica biancorossa, si è aggiudicata il bando per l’assegnazione del terreno di oltre sette ettari dove, a Passo Varano, patron Tiong ha intenzione di costruire il futuro centro sportivo, un progetto che è stato anche presentato a stampa e sponsor lo scorso dicembre. Manca l’atto conclusivo, la compravendita, il rogito dal notaio, momento in cui il terreno, di proprietà del Comune di Ancona, passa di mano all’Ancona Sports Center di mister Tiong, corrispettivo circa 1.4 milioni di euro meno la caparra già versata, pari a 130mila euro. L’atto conclusivo e il corrispettivo versato nelle casse del Comune sancirà il primo passo vero, concreto e tangibile, verso la prossima realizzazione del centro sportivo. Il presidente avrebbe dovuto essere presente a palazzo per mettere tutto nero su bianco i primi di gennaio, poi ha rimandato la sua visita ad Ancona, s’è fermato un paio di giorni il 21 e 22 gennaio scorso dando appuntamento al sindaco Silvetti dopo il capodanno cinese, dunque dopo il 24 febbraio scorso. Pochi giorni fa, però, il sindaco ha ricevuto un messaggio con cui lo stesso presidente ha chiesto di far slittare l’appuntamento di una o due settimane, dunque entro la metà del mese di marzo. "Motivi personali e familiari" avrebbe scritto nel messaggio, che coinciderebbero con le condizioni di salute di sua madre. Questo giustificherebbe anche il suo comportamento con la società biancorossa delle ultime settimane, con cui non ha contatti. L’Ancona, infatti, che attendeva mister Tiong in città, ha saputo solo tramite gli organi di informazione che il presidente non sarebbe arrivato. Che tutto questo sia il preludio a un prossimo disimpegno del patron rientra nel campo delle ipotesi. Città, tifoseria e amministrazione comunale, ovviamente, si augurano che non sia così. Non solo per una ragione sportiva, che sarebbe dunque il primo danno enorme per il capoluogo e per i suoi sogni e le speranze calcistiche delle migliaia di anconetani. Ma, fanno sapere da Palazzo del Popolo, costituirebbe un danno enorme anche per le casse del Comune di Ancona, che ha già messo a bilancio, con la precedente amministrazione, la somma residua che l’Ancona Sports Center deve pagare per diventare proprietaria del terreno di Passo Varano, cioè oltre 1.2 milioni di euro. Tecnicamente la mancata entrata creerebbe un grave disavanzo di bilancio non ché una mancanza di liquidità che starebbe preoccupando non poco l’amministrazione comunale che non saprebbe come porvi rimedio. Se Tony Tiong non verrà ad Ancona per il rogito, insomma, per tutta la città sorgerà un bel problema.
Giuseppe Poli