
Alesandro Haber impegnato a Jesi nelle riprese del film "Il principe della follia" del regista Dario D’Ambrosi: "Si parla degli ultimi"
"Non un semplice film ma un messaggio potente che vogliamo portare dopo anni di lavoro ed esperienze su ragazzi disabili e psichici che si collega a quello che diceva papa Francesco: per migliorare questa società bisogna partire dagli ultimi e il protagonista di ‘Il principe della follia’ è un ultimo di questa società, dentro ci sono un motivo, una ragione ma soprattutto una bellezza. Dico sempre che i disabili sono il sale della vita e senza di loro la vita sarebbe noiosissima... Un film che difficilmente si vede in Italia e che difficilmente si vedrà, qui nelle Marche si sta realizzando secondo me un film che lascerà un segno molto molto potente come messaggio e come immagine". Cosi Dario D’Ambrosi, autore e direttore de "Il Principe della Follia", ha presento ieri nella location in zona San Marco, volutamente in degrado per esigenze narrative, il film in lavorazione in questi giorni in diverse località della provincia di Ancona tra Jesi, Monsano, Castelfidardo, Montemarciano, Senigallia con una toccata e fuga in territorio maceratese, Cingoli.
Attori protagonisti Alessandro Haber, Andrea Roncato, Carla Chiarelli (un forte legame con la nostra Valeria Moriconi cui fu testimone alle sue nozze), Stefano Zazzera, oltre cinquanta gli attori e i figuranti marchigiani che partecipano alla riprese e 25 le maestranze locali coinvolte nella lavorazione. Una lavorazione della durata di tre settimane in un film in cui si parla della diversità con una forte valenza simbolica per mostrare come dovrebbe essere riconosciuta e rispettata la persona disabile. Decisamente originale la trama del film che racconta di Francesco, taxista, che durante una pausa notturna vede sulla tv di un bar una insolita televendita: un presentatore paralitico sta vendendo la sua famiglia composta da due anziani artisti, una ex ballerina del Teatro dell’Opera, un malinconico clown e da Vanessa una giovane e affascinante donna.
Alessandro Haber, uno dei mostri sacri del teatro e del cinema italiano parla del suo personaggio col consueto spirito critico. "Un personaggio fuori dagli schemi, io amo l’imperfezione, qui è tutto imperfetto, anche per me una sorpresa un esperienza che non mi aspettavo – sorride – quando ho letto il testo ho detto a Dario, chiedimi pure quello che vuoi, questo è un set speciale spartano, molto vero, molto naturale, pane e mortadella viene da dire". Foto di rito, doveroso omaggio del comune di Jesi presente con il sindaco Lorenzo Fiordelmondo, il sincero elogio alle Marche: "Una regione unica per bellezza e accoglienza, ho tanti amici in Ancona, amici veri, mi hanno fatto conoscere un sacco di ristoranti...". Il Principe della Follia è uno dei 4 film prodotti da Fondazione Marche Cultura Marche film Commission, in lavorazione nella nostra regione.
"Un’opportunità preziosa per promuovere l’intera regione, per impiegare maestranze e professionisti locali nel settore cinematografico e garantire ricadute economiche in tutto il nostro territorio – cosi il presidente Andrea Agostini -. Su 40 persone della produzione il film impiega 25 maestranze e professionisti locali che spesso rientrano a Roma per lavorare con l’orgoglio di girare per la propria terra, a questi si aggiungono altri 50 marchigiani tra comparse e figurazioni speciali, numeri che si estendono su tre settimane di lavoro prevalentemente su Jesi ma si gira su tutto il territorio da cui emerge il segnale che le Marche non sono solo terra di cinema ma anche il luogo dove lavorare e dove vivere".
Gianni Angelucci