RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Una scultura dibattuta: "Tensione superficiale": al Cardeto l’opera di Tibaldi

Domenica alle 17 al parco si potrà vedere l’installazione nata per valorizzare il rapporto tra comunità e ambiente. Ma a non tutti piace: "E’ costata 70mila euro".

Eugenio Tibaldi accanto all’illustrazione della sua opera che da domenica sarà installata al parco del Cardeto

Eugenio Tibaldi accanto all’illustrazione della sua opera che da domenica sarà installata al parco del Cardeto

Nuova ‘presenza’ artistica al Parco del Cardeto, dove domenica (ore 17) si potrà vedere ‘Tensione Superficiale’, installazione di Eugenio Tibaldi frutto di un progetto a cura di Alessandra Pioselli, prodotto da Sineglossa nell’ambito di ‘Sistema - la cura ambientale come leva di sviluppo sostenibile’, iniziativa nata per valorizzare il rapporto tra comunità e ambiente promossa dal Comune in collaborazione con vari soggetti e con il sostegno di Fondazione Cariverona.

Facendo riferimento alle forze di superficie dell’acqua, che creano una sottile membrana elastica a contatto con l’aria, l’opera rimanda all’energia epidermica della materia liquida in grado di sostenere gli insetti ‘pattinatori’, che scivolano sull’acqua con le loro zampe fini. A loro si ispirano i due elementi dell’installazione, TS_01 e TS_02, che vivono tra più elementi (acqua e aria, mare e suolo, città e vegetazione, scarti e nuove possibilità).

Così Ancona assume forma come città semiacquatica, in bilico tra alture e marine, luogo di transiti e traversate, città anfibia, poliforme. Ridefinendo la funzione di elementi dismessi, Tibaldi invita a riflettere sulle loro varie possibilità di esistere. Il tubo da ponteggio, zampa animale, sostiene un corpo che mantiene una estetica in divenire tipica del cantiere; le imbarcazioni in disuso sono elementi caratteristici del contesto antropico dorico e ritrovano nuova funzione diventando contenitori di materia viva, portatori di elementi primari della vita.

Lo scafo, riempito di terra fertile, è come un frammento del parco che prende vita e movimento. Prevista anche una passeggiata (ore 16) con ritrovo dalle 15.30 nell’atrio del Comune. L’opera di Tibaldi però, non sembra piacere a tutti. Giacomo Zoppi in una lettera al Carlino parla di "una vecchia barca a vela in disarmo e una canoa montati su tralicci di metallo usati per realizzare impalcature edili", costate "70 mila euro" (dato da verificare). Soldi che potevano esser usati per la manutenzione del parco", o "altri lavori utili". Zoppi ricorda che di fronte all’opera c’era un tavolo, tolto perché rovinato, "molto utile per chi si fermava per leggere studiare o altro. Potevano rimetterlo, magari con una targa di ringraziamento per il donatore".