"Una serrata collettiva Così non si va avanti"

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La bolletta è pesante anche per Alessandra Genga, titolare del Caffè centrale a Loreto. Una mannaia arrivata pochi giorni fa dopo le ultime, salate, dell’estate. "Da parte di tutti noi esercenti c’è tanta rabbia. Questo ottobre ci è arrivata una bolletta quintuplicata rispetto allo stesso mese dell’anno scorso: più di 4.500 euro contro i passati 900. Non si può lavorare per pagare le bollette a fronte di uno stesso consumo", dice. La situazione è grave ma Genga è intenzionata a non demordere per rispetto dei sacrifici fatti, sia per il bar che per il tabacchi di sua proprietà annesso, nonostante tutto: "Sono ’fortunata’ perché ho la possibilità di attingere ai miei risparmi per pagare le bollette ma non è di certo per questo che mi sono comportata da ’formica’, fatto che ha mantenuto in vita per anni questa attività, con grandi sacrifici da parte mia. Non è giusto e non deve andare in questo modo".

Per l’inverno però la preoccupazione c’è ed è ancora più grande. Tante attività della zona hanno la stessa preoccupazione e pensano di andare in ferie per diluire i tempi di chiusura: "Se andiamo avanti così la situazione sarà grave. Tanto vale tenere chiuso, andare in ferie, ma anche quelle finiscono, non sono lunghe. Non è di certo una soluzione. Potrei farlo per il bar poi ma non per la tabaccheria. L’ho sempre detto, dovremmo tutti organizzare una serrata collettiva per dare un segnale forte al governo. Se davvero arriveranno bollette ancora più alte dobbiamo mobilitarci sul serio. Conosco tante attività nelle Marche che rischiano davvero la chiusura. Dopo il covid e tutte le difficoltà passate questo è davvero l’ultimo schiaffo alle attività commerciali italiane".

Silvia Santini