Una vasca di epoca romana negli scavi all’ex Stracca ad Ancona

Il reperto archeologico verrà protetto con una teca in vetro e resterà visibile anche dopo il completamento del nuovo condominio

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Una vasca, probabilmente un lavatoio di età romana, riemerge dal sottosuolo di via Montebello e i lavori per la demolizione dell’ex istituto scolastico Stracca rallentano.

Il ritrovamento sarà protetto e soprattutto visibile all’interno dell’edificio che verrà realizzato, come già accaduto per altri palazzi in città. Non bastavano le complesse procedure burocratiche a rendere complesso lo svolgimento di una fase di lavori che si pensava potesse già essere in corso. Da mesi infatti la società che si è aggiudicata l’area ha presentato un progetto ambizioso che punta a realizzare un condominio di qualità dove per decenni ha vissuto il degrado. La demolizione sembrava ormai cosa fatta, ma l’iter sta subendo dei ritardi. Uno degli ultimi problemi, in effetti, è stato il ritrovamento della vasca durante le operazioni di scavo coordinate dai tecnici e dagli esperti della soprintendenza archeologica delle Marche.

In tutta l’area del centro città qualsiasi cantiere vede la presenza del personale della soprintendenza per individuare eventuali resti. Così è successo per l’ex Stracca dove la sede marchigiana dei beni culturali ha voluto inviare suo personale dedicato per analizzare i reperti emersi. Nessun dubbio sulla qualità del ritrovamento e sulla necessità di proteggerlo in loco realizzando una sorta di teca di vetro dove il lavatoio sarà esposto a totale fruizione dei residenti del nuovo palazzo residenziale. Uno degli esperti di piazza del Senato ha intenzione di inserire il rinvenimento dell’ex Stracca in una pubblicazione sul tema a livello cittadino. Ditte incaricate per il cantiere ed esperti del settore hanno scavato ancora sotto il perimetro di Palazzo Stracca andando anche più in profondità, ma oltre alla vasca romana non sono emersi altri reperti di valore scientifico e storico. Nel frattempo i tempi per le procedure si allungano.

Presto la giunta dovrà deliberare sulla fidejussione per le opere di urbanizzazione presentata dalla società che si occuperà di realizzare il palazzo. I tempi dovrebbero essere brevi, ma i passaggi burocratici sono tanti e complessi. È bene ricordare che una parte minoritaria degli appartamenti e dei parcheggi esterni saranno appannaggio del Comune di Ancona, gli altri sono a disposizione per la vendita privata. Uno degli appartamenti, il più esclusivo posto sul tetto, avrà in dotazione anche un grande piscina.