Undici posti letto, una nuova unità spinale "La qualità della vita dei pazienti migliorerà"

L’inaugurazione a Torrette coincide con il passo d’addio del dg Caporossi: "Non potevo terminare meglio la mia attività". Nel reparto tutti quelli che hanno subito lesioni del midollo soprattutto a causa di incidenti stradali o infortuni sul lavoro

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di Pierfrancesco Curzi

Inaugurata la nuova unità spinale all’ospedale di Torrette: 11 posti letto, quasi il doppio rispetto al passato, e l’ultimo tassello della direzione di Michele Caporossi a cinque giorni dall’addio al suo ruolo di Dg: "Ci sono tante difficoltà lungo il cammino, lacci e lacciuoli della burocrazia, ma siamo riusciti a colmare questa carenza e io ne sono orgoglioso. Non potevo terminare meglio l’attività di promozione delle opere fatte prima del mio addio". Da giovedì prossimo Michele Caporossi non sarà più ufficialmente direttore generale dell’azienda ospedaliero universitaria delle Marche e ieri ha voluto salutare inaugurando i posti letto dell’unità spinale: "La qualità della vita dei pazienti migliorerà ulteriormente, grazie ai nuovi spazi, ai servizi e alle persone intorno che danno speranza e voglia di vivere a chi è afflitto da disabilità".

L’unità spinale, infatti, si occupa di tutti quei pazienti che hanno avuto lesioni del midollo spinale, soprattutto a causa degli incidenti stradali e degli infortuni sul lavoro. Nei quasi dieci anni da quando è stato attivato, il reparto diretto dalla dottoressa Maria Antonietta Recchioni ha trattato 286 pazienti e fatto oltre 1500 prestazioni ambulatoriali. Possono sembrare numeri piccoli, ma è bene ricordare che una lesione paraplegica può richiedere tempi di degenza da 4 a 6 mesi e una tetraplegica da 8 mesi fino a un anno e oltre. Numeri che aumentano per quanto concerne gli incidenti con lesioni midollari, con una media annuale che è salita a 25-28 ogni milione di abitanti: "Professionalità e cuore sono le nostre caratteristiche _ ha detto la dottoressa Recchioni durante l’inaugurazione di ieri alla presenza di tanti pazienti ed ex pazienti della struttura. In Unità Spinale si realizzano tutte le fasi del percorso curativo e riabilitativo, garantite dal suo team multidisciplinare e dalla presenza di molteplici attività di alta specializzazione. Le cause più frequenti sono per il 67% di origine traumatica (ai primi posti incidenti stradali, infortuni sul lavoro, incidenti sportivi) e per il restante 33% di origine non traumatica. La gravità della lesione ha un pesante impatto biologico, psichico e sociale sulla persona, con conseguente altrettanto grave disabilità". E poi un pensiero alla nuova area messa a disposizione dalla direzione generale di Torrette: "Questo significativo obiettivo raggiunto ci permette di attuare appieno la mission dell’unità spinale _ ha aggiunto la Recchioni _: dare alla persona che ha subito una lesione del midollo spinale l’opportunità di riprogettare una vita il più possibile autonoma, nel proprio ambito sociale, in modo inclusivo, senza discriminazioni". Il progetto, con finanziamento ministeriale, è stato recentemente completato mediante l’ampliamento a 9 posti letto di degenza ordinaria e 2 di day hospital, l’adeguamento del personale medico, infermieristico e riabilitativo e l’acquisizione di importanti tecnologie innovative, per la realizzazione di complessi programmi assistenziali e riabilitativi avanzati: "Ha seguito di un percorso lunghissimo e faticosissimo durato 30 anni, oggi inauguriamo posti letto dedicati all’unità spinale" ha aggiunto la vicepresidente dell’Associazione Paratetraplegici Marche, Carmen Mattei. Compiacimento è stato espresso dalla consigliera regionale Anna Menghi.