Urbani, chiude la Reumatologia del prof Grassi

Da martedì resteranno solo gli ambulatori e sei posti letto in Osservazione Breve Intensiva. I motivi? Carenza di personale e costi

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di Sara Ferreri

Ancora tagli alla spesa sanitaria che ricadono sull’ospedale Carlo Urbani e i cittadini del suo bacino d’utenza e non solo: chiude il reparto di Reumatologia che dal 1975 ospita la clinica universitaria (Università Politecnica delle Marche) che è eccellenza nazionale e riceve numerosi pazienti ogni anno da fuori regione. La decisione è stata già presa e sarà in vigore da martedì prossimo quando il reparto al quinto livello dell’ospedale Urbani con i suoi 12 posti letto chiuderà. Resteranno solo gli ambulatori e 6 posti letto di Reumatologia ma collocati in Osservazione Breve Intensiva. La causa di questa drastica decisione? La carenza di infermieri in altri reparti e il costo del servizio, in particolari dei farmaci in uso a questo reparto hanno pesato sulla decisione che gli operatori stessi si augurano non definitiva, ma che ha le caratteristiche per diventarlo. Già in questi due anni di pandemia la clinica reumatologica diretta dal professor Walter Grassi ha subito un forte ridimensionamento con accorpamenti e tagli di posti letto. La decisione in vigore da martedì però è ancora più netta perché chiude un reparto che è eccellenza e punto di riferimento sovraregionale, costringendo i pazienti di rivolgersi ad altre regioni. Tra l’altro un reparto che chiude nell’ospedale più nuovo della provincia fa ancora più rumore. Ma non chiuderà solo il reparto di Reumatologia (che prima era all’ospedale Murri) perché anche la scuola di specializzazione che ad oggi aveva una decina di giovani che qui, a spese del Ministero, si stava formando sarà costretta a chiudere non avendo un reparto e un numero congruo di posti letto. Un netto stop non solo all’assistenza sanitaria ma anche alla formazione e alla crescita di giovani medici. Ieri Giacomo Mancinelli (Cgil) ha inviato una lettera di sollecito al direttore generale di Area vasta 2 Giovanni Guidi e al sindaco Massimo Bacci "di svolgimento di un urgente tavolo tecnico sulle unità operative di degenza ospedaliera e della continuità di cura ed assistenza sul territorio per affrontare il grave problema della carenza di infermieri e operatori socio sanitari". Il sindaco ieri in aula, interrogato dal Pd sul tema, ha parlato di fase critica per il pronto soccorso con organici sottodimensionati aggravato dal fatto che alcuni posti letto sono occupati da pazienti Covid. "La scorsa settimana l’assessore regionale Saltamartini con cui ho parlato ha effettuato due sopralluoghi al pronto soccorso e questa settimana è intervenuta la direzione generale che ha interloquito con gli operatori. Hanno detto di aver trovato una soluzione temporanea e pensano di intervenire per risolvere le criticità che sono sotto gli occhi di tutti. Abbiamo sollecitato le istituzioni competenti a intervenire".