"Vaccini a prof e forze dell’ordine dal 1° marzo" Ma resta la grana per gli anziani non autosufficienti

L’annuncio dell’assessore regionale alla Sanità Saltamartini ancora alla ricerca dell’accordo con i medici di base per farli a domicilio

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di Pierfrancesco Curzi

"Vaccini somministrati ad insegnanti, membri delle forze dell’ordine e della magistratura dal 1° marzo". Ad auspicarlo con buone percentuali di possibilità è l’assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini, che sta preparando i dettagli del piano: "Ci stiamo lavorando, penso si possa fare – dice Saltamartini – I vaccini della AstraZeneca (previsti in una dosa unica rispetto a quelli di Pfizer e Moderna, ndr) ci sono arrivati, mancano i dettagli per la somministrazione. Si tratta di un altro dei passaggi più importanti della campagna vaccinale nella nostra regione. La sicurezza dei vaccini AstraZeneca? Abbiamo ricevuto ampie rassicurazioni dalla comunità scientifica".

Qualora si riuscisse a partire nei tempi annunciati dall’assessore alla sanità, questo segmento della campagna si andrebbe ad incrociare con quello dedicato agli ultra ottantenni, le cui prenotazioni sono partite venerdì scorso e termineranno sabato 20 febbraio. Lo stesso giorno partiranno le vaccinazioni per gli over 80. L’aggiornamento dei contatti per prenotarsi alla prima inoculazione del vaccino Moderna ha raggiunto quasi quota 60mila: ieri sera alle 18 erano 59.698 a cui si devono aggiungere i circa 9mila anziani ospitati nelle rsa e nelle strutture residenziali protette, vaccinati a loro volta. Con gli ultraottantenni delle Marche da vaccinare pari a 133mila, l’obiettivo della Regione è raggiungere il 70% della quota e dunque il risultato appare ampiamente alla portata.

Resta però il nodo degli anziani non autosufficienti, da vaccinare dunque a livello domiciliare. L’accordo con i medici di base tarda ad arrivare e adesso diventa decisivo l’incontro tra le parti di domani in Regione: "Dobbiamo trovare quell’accordo su base nazionale – aggiunge Saltamartini – altrimenti saranno guai. Il discorso ruota attorno al compenso per le prestazioni e alla base dei 6,18 euro. Senza quell’accordo non resta altra scelta che puntare su Adi, Usca e medicina del territorio".

Da ieri intanto è possibile rivolgersi alle sedi dello Spi-Cgil (sindacato pensionati italiani) della provincia di Ancona per le prenotazioni per gli over 80. Un servizio messo a punto dal sindacato per aiutare gli anziani in questo ambito. Gli interessati dovranno avere con sé la tessera sanitaria e il cellulare. Le sedi dello Spi Cgil sono aperte dalle 9 alle 12 dal lunedì al venerdì: "La scelta di procedere su questa strada è stata fatta nonostante le criticità del metodo e delle decisioni adottati dalla giunta regionale sulla campagna di vaccinazione, improntate per lo più sull’improvvisazione – attacca l’Spi-Cgil Marche – Non a caso, la Regione Marche non ha ancora definito le modalità di prenotazione per le vaccinazioni domiciliari per aiutare chi ha difficoltà a deambulare".