Vaccino Pfizer Marche: arrivate a Falconara 9mila dosi

Il volo è arrivato in perfetto orario, alle 8.45, poi è iniziato il trasferimento negli hub regionali. Saranno somministrati al personale sanitario marchigiano. Enorme dispiegamento delle forze dell'ordine, che ha assicurato l'area, e scortato i furgoni in partenza dallo scalo dorico

L'aereo contenente i vaccini

L'aereo contenente i vaccini

Ancona, 30 dicembre 2020 - In perfetto orario, attorno alle 8.45, è atterrato all’aeroporto di Falconara il volo Dhl contenente le quasi 9mila dosi di vaccino anti Covid-19 della Pfizer destinate al personale della sanità pubblica, privata e delle Rsa delle Marche. La totale sicurezza delle pratiche di smistamento e carico all’interno dei furgoni refrigerati è stata garantita da un folto plotone di forze dell’ordine, dispiegate all’esterno dello scalo dorico, mentre il personale dell’azienda Dhl si è occupato di preparare sui camion i cosiddetti pizza-box, i contenitori con le fiale dei sieri.

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A partire, poco prima delle 9,30, nell’ordine e scortati dalla polizia, sono stati i Ducati in viaggio verso l'ospedale di Jesi (che servirà anche i territori di Fabriano e Senigallia), Ancona (destinazione hub Inrca, luogo deputato alla conservazione dei vaccini per l’ospedale regionale di Torrette) e Fossombrone (per tutto il comparto Marche Nord e Urbino). Via via gli altri due, circa mezz'ora dopo, a bordo di furgoni più grandi, in partenza verso Civitanova (dai quali saranno smistati i sieri per il sud della Regione e le aree interne), ma anche per Pescara: questi due camion scortati dai militari della Squadra Operativa di Supporto dell’8° Reggimento Carabinieri Lazio. Presenti sul posto per coordinare le operazioni anche i Carabinieri della Tenenza di Falconara, guidati dal comandante Michele Ognissanti, e la Guardia di Finanza.

I carabinieri con i carichi per Civitanova e Pescara

Rigidissime le misure di sicurezza all'interno dello stabilimento Dhl, con l'uso dei cellullari vietato sia ai dipendenti, sia anche alla stampa che non ha potuto avvicinarsi più di troppo, ma rimanere soltanto fuori e a debita distanza: l'allerta, d'altronde, è massima. Nel frattempo i vaccini hanno iniziato il loro viaggio su quattro ruote. Un viaggio che profuma di speranza, dopo un incubo che dura da quasi un anno.