Vaiolo delle scimmie, primo caso in provincia

La conferma arriva dalla Virologia di Torrette, il direttore Menzo: "Sta bene, non è stato necessario il ricovero". Altro positivo a Pesaro

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Altri casi registrati e ufficializzati di Vaiolo delle Scimmie: sale a quattro il bilancio complessivo dall’inizio di questa emergenza in regione, tuttavia ancora sotto controllo. Nelle Marche sono stati accertati i due nuovi casi di vaiolo delle scimmie e la conferma è arriva dal direttore dell’unità di Virologia dell’azienda ospedaliero-universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, Stefano Menzo: "Confermo l’analisi dei campioni – spiega al Carlino il dottor Menzo, da due anni e mezzo in prima linea per il processo dei tamponi da Covid-19 – effettuata ieri (mercoledì, ndr) in cui è emersa la positività dei due soggetti a questo virus. I due casi sono stati accertati dai test, si tratta di soggetti adulti, ma nessuno dei due ha evidenziato condizioni di salute particolarmente gravi al punto da richiedere la loro ospedalizzazione. Essendo in buona forma, nonostante la positività, per loro è stata disposta la misura di isolamento domiciliare obbligatorio fino al termine dell’allarme". Dunque i due nuovi casi riguardano due uomini adulti, che non provenivano da zone in cui il vaiolo delle scimmie è endemico, ad esempio l’Africa. "Entrambi italiani, uno residente in provincia di Ancona e l’altro in quella di Pesaro-Urbino" aggiunge Menzo. "Il paziente F.F. di 41 anni, veniva inviato, dal Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ancona, alla Clinica Dermatologica diretta dalla prof Annamaria Offidani per dermatosi papulo-vescicolosa – spiega una nota – Accolto prontamente dalla prof Anna Campanati e dalla dottoressa Barbara Marconi, le condizioni cliniche dermatologiche deponevano per sospetto "Vaiolo delle scimmie", diagnosi definitivamente confermata dal laboratorio di Virologia.

Nelle Marche il primo caso confermato di Vaiolo delle Scimmie risale al 4 luglio scorso, quando era stato rilevato in un uomo residente nell’Ascolano, poi se n’è verificato un altro in regione. Per la provincia di Ancona è il primo caso accertato. La malattia generalmente si manifesta con le classiche lesioni cutanee: papule e vescicole, a volte con croste, che al contatto sono molto contagiose. Prima c’erano stati febbre, stanchezza, mal di testa, ingrossamento delle linfoghiandole. Ma di solito quando compare l’eruzione cutanea gli altri sintomi sono già passati. È una patologia ancora rara, benché i casi siano in aumento. Passa in un paio di settimane e non lascia strascichi.