Valleremita e Valle Scappuccia: i due boschi al centro di interventi

Al via un progetto da oltre mezzo milione di euro con la guida scientifica dell’università di Camerino

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Un progetto da oltre mezzo milione di euro per i boschi del fabrianese ma anche per il turismo della zona. È questo il progetto "Silva", acronimo di sistemi innovativi laboratori valorizzazione ambientale finanziati dalla Fondazione Cariverona. L’ente capofila è l’Unione Montana dell’Esino Frasassi e gli operativi di progetto sono il Comune di Fabriano, Natura in movimento, l’associazione Appennino Valleremita, l’Università del Camminare, la Fondazione Itinera che, da anni, nel comprensorio lavorano per diffondere bene e meglio la conoscenza del patrimonio boschivo. Al centro del progetto il bosco di Valleremita a Fabriano e il Bosco di Valle Scappuccia a Genga. La forza del progetto è anche nel supporto di due importanti sostenitori, due comunanze agrarie, quella delle Tre Parrocchie e di Campodonico, Belvedere e Casali. Previsti micro-interventi in ambito silvi-colturale al fine di riequilibrare le connessioni ecologiche: dalla piantumazione di specie arboree all’apertura di radure. Dalla creazione di nicchie ecologiche all’attività di apicoltura. Un ambito complesso affidato alla guida scientifica dell’Università di Camerino, del professore Andrea Catorci. "Saranno messi in campo – spiega Catorci - interventi dimostrativi per una silvicoltura diversa. Il motto sarà: ‘Portiamo il legno in bosco’. Si tratta di far maturare l’ecosistema in maniera accelerata invece di aspettare 200 anni, noi ne aspetteremo cinque. Lasceremo nel bosco il legname come nicchia ecologica, creando alberi morti non naturali nel bosco per implementare la fauna".