
Il dg Valter Matassoli
Gioia e commozione per Valter Matassoli, un’icona della pallavolo osimana che ha festeggiato da dirigente (direttore generale) una promozione in A3 maschile poco più di una settimana fa con la ‘sua’ Osimo dopo essere stato protagonista nella prima lettera dell’alfabeto nel volley da giocatore e da allenatore. "Sono commosso e contento per questa cosa immensa che abbiamo fatto, un qualcosa di storico per un progetto di crescita della pallavolo osimana in questi anni oltre che del settore giovanile" dice il dg della Volley Libertas Osimo, classe 1953.
Una delle rarissime realtà osimane in A. "In A ci siamo noi e la scherma".
Coronando un cammino de La Nef Re Salmone andato sempre in crescendo. "Anno dopo anno abbiamo voluto migliorarci, grazie alla serenità che ci hanno dato gli sponsor, in primis La Nef, poi con l’arrivo di coach Roberto Pascucci abbiamo avuto modo di alzare l’asticella nella mentalità e di conseguenza in campo. Con Pascucci siamo arrivati prima terzi, poi secondi e quest’anno primi nel girone E di B maschile. E non dimentichiamoci che non è una cosa semplice, in questo girone ci sono otto marchigiane e la pallavolo marchigiana è di alta qualità".
Osimo primo alla fine della stagione regolare e vincente nei playoff. "Che sono stati un po’ un’avventura alla Indiana Jones, con tanto di nascita di un figlio anche a un nostro giocatore (Davide Rosa, ndr). Eventi sempre bellissimi". Poi l’apoteosi in Lazio con il golden set vinto a Genzano che ha regalato la promozione in A3. "Nel set di spareggio siamo venuti fuori con lo spirito di gruppo. Era una partita ostica e si è visto. In casa abbiamo vinto 3-0 e ci siamo detti ci siamo anche noi, poi al ritorno nella loro palestra era un ambiente difficile, nel golden set c’è stato sempre un grosso equilibrio, ce la siamo giocati alla pari, poi con quella difesa di petto del nostro libero che cade nell’altro campo significa che era segno del destino. Nei momenti di difficoltà sono venuti fuori oltre che lo spirito di gruppo anche i valori di attaccamento a squadra e società, un valore aggiunto oltre alla capacità dei singoli".
E anche la tifoseria sta rispondendo presente. "I tifosi non possiamo che ringraziarli. Un palazzetto sempre abbastanza pieno, un ambiente sempre più coinvolto, e poi è bello vedere a fine partita i più piccoli scendere in campo e giocare".
E ora l’A3. "Quasi un tsunami che ci travolge, le difficoltà ci sono, ma speriamo di superarle anche con l’aiuto della nuova amministrazione. Abbiamo iniziato a seminare ormai da mesi, gli sponsor storici ci hanno confermato, speriamo che altri arrivino e se facciamo l’A3 giocheremo al PalaBellini visto anche che l’omologazione è a buon punto".