"Vasche di espansione, ecco i lavori: data storica"

Il sindaco Olivetti gioisce per la consegna del cantiere assieme all’assessore regionale Aguzzi: "Porranno fine all’incubo esondazioni del fiume Misa"

Migration

di Giulia Mancinelli

Il cantiere per la realizzazione delle vasche di espansione lungo il Misa può finalmente partire. Ieri pomeriggio in Comune la Regione ha ufficialmente consegnato i lavori che partiranno nell’area della frazione di Bettolelle. L’intervento, affidato ad un Consorzio di imprese del territorio, prevede una spesa di circa due milioni di euro. Il progetto consiste, sostanzialmente, nella creazione di un restringimento artificiale del fiume in prossimità della vasca di espansione in modo che, se il fiume dovesse superare l’argine, le acque confluiranno nella vasca stessa evitando così esondazioni e alluvione, proprio come accadde il 3 maggio del 2014. La vasca poi si svuoterà lentamente dopo la piena ma, se necessario, è prevista anche una sorta di saracinesca per accelerare la procedura. "C’è stato da parte della Regione e del mio assessorato un cambio della dirigenza del Genio Civile che ha rappresentato la svolta e che ha consentito di accelerare i tempi arrivando oggi al via ai lavori dopo 40 anni dall’inizio della discussione del progetto - ha esordito l’assessore regionale Stefano Aguzzi - Siamo contenti anche che ad eseguire i lavori siano tutte ditte del territorio, che operano sul proprio territorio e che sono quindi ancora più responsabilizzate. La vasca di espansione metterà finalmente fine all’incubo delle esondazioni ogni volta che piove, un timore purtroppo sempre dietro l’angolo". "Ringrazio la Regione Marche, i tecnici e la Protezione Civile regionale per essere arrivati a questo punto - aggiunge il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti - è indubbio che quella di oggi è una data storica, considerato il tempo che si è atteso. A dicembre, in occasione dell’ultimo atmosferico critico, l’assessore Aguzzi è stato qui sul posto insieme a me e si è reso conto di persona dei rischi. Lo ringrazio anche per l’accelerazione nell’ultimo periodo che porterà ad un’opera estremamente importante per il territorio ma certamente ma non definitiva perchè il nostro fiume ha bisogno di continue attenzioni e continui interventi".

Gli ostacoli burocratici hanno riguardato soprattutto gli espropri e le autorizzazioni. "C’è stata una lunga diatriba sulle competenze che si è risolta con le riassegnazione delle stesse da parte della regione. Siamo arrivati così ad approvare a gennaio il progetto esecutivo e consentire alle varie imprese di portare i materiali sul posto - conclude Stefano Stefoni, della Direzione Protezione civile e Sicurezza del territorio - invece da oggi parte il tempo contrattuale di esecuzione dei lavori previsto in 510 giorni lavorativi. Un tempo ragionevole anche se gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo (basti pensare che nel percorso abbiamo due elettrodotti e impianti di irrigazioni privati che dobbiamo spostare)".