
Passa vicino a un cantiere edile, dove un operaio aveva lasciato il cellulare su una pedana, e con un gesto repentino lo afferra e se lo mette in tasca. Il furto è stato visto in diretta dai carabinieri dell’ispettorato del lavoro, che si trovavano in zona per dei controlli proprio all’interno di quel cantiere.
Erano all’interno di una vettura in borghese, quindi non distinguibili, e sono subito scesi per arrestare il ladro in flagranza. In manette è finito un nigeriano di 31 anni, senza fissa dimora. Il furto è avvenuto mercoledì mattina, in via Martiri della Resistenza.
Erano le 10 e il nigeriano era a piedi. E’ stato tentato da quel telefonino di marca, lasciato un attimo incustodito. Subito dopo lo voleva già restituire ma i militari lo hanno portato in caserma per le procedure del caso. L’operaio, indaffarato nel lavoro, non si era nemmeno accorto che il suo telefono era svanito nel nulla.
Il nigeriano, dopo averlo messo in tasca, ha tentato di allontanarsi ma i militari lo hanno bloccato, chiamando in ausilio anche una pattuglia del radiomobile. Ieri mattina il 31enne è stato portato in tribunale dove la giudice Paola Moscaroli ha convalidato l’arresto rimettendolo libero.
Il nigeriano ha ammesso il fatto e ha chiesto scusa per quanto fatto spiegando che nemmeno lui ha capito cosa gli è passato in mente in quel momento. "Non volevo farlo – ha detto in aula – sono molto dispiaciuto". Poi ha detto di avere problemi economici e che si è subito pentito del furto.
Il cellulare è stato restituito dai carabinieri all’operaio che ha ringraziato i militari per la prontezza. Il difensore del nigeriano, l’avvocato Marusca Rossetti, ha chiesto i termini a difesa per il suo assistito e la direttissima è stata aggiornata al prossimo 4 dicembre. Per l’arrestato è stata disposta intanto l’espulsione dall’Italia perché è irregolare sul territorio.
ma. ver.