"Vendute 200 t-shirt in meno di 48 ore"

Campagna solidale a favore degli alluvionati, rilanciata l’iniziativa del 2014. Gli organizzatori: "Vogliamo aggiungere altri gadget"

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di Silvia Santarelli

#Ammollomanonmollo, vendute 200 t-shirt in meno di 48 ore. La campagna solidale a favore degli alluvionati riparte da Simone Tranquilli, edicolante che, insieme all’associazione Gent’d’S’nigaja e un gruppo di volontari senigalliesi ha rilanciato la vendita della t-shirt che nel 2014 aveva consentito di raccogliere più di 50mila euro. Soldi che, durante la precedente alluvione erano stati destinati all’acquisto di elettrodomestici, ma erano anche stati donati a quelle famiglie che, a causa dell’esondazione del Misa avevano perso tutto. Resta l’hashtag, resta il logo, cambia solo la data in quella maglietta che da lunedì è in vendita all’edicola della Pace di via Raffaello Sanzio e il Roxi Bar sul lungomare Dante Alighieri. Una t-shirt che per i senigalliesi è diventata un simbolo tanto che in molti, anche attraverso i social, avevano chiesto di ripetere l’iniziativa. Il costo della maglietta, tolte le spese vive, sarà interamente devoluto in favore degli alluvionati. Ieri, al Cabot Cove di via Rossini si è svolto l’incontro dei volontari di #amollomanonmollo: "A cinque giorni dall’inizio della raccolta sono stati raccolti circa 3mila euro al lordo delle spese di produzione – spiega Simone Tranquilli – per i pochi che non lo sapessero #amollomanomllo è un’iniziativa di raccolta fondi in favore delle popolazioni di Senigallia e delle Valli del Misa e del Nevola colpite dall’alluvione del 15 e 16 settembre. I fondi raccolti saranno destinati a famiglie e persone che vivono situazioni di particolare disagio economico. Tutto questo avverrà in collaborazione con associazioni che hanno operato sul territorio in interventi di aiuto e sostegno in tutta la vallata interessata all’alluvione". Una raccolta che potrebbe anche ampliarsi: "Stiamo pensando di aggiungere altri gadget – prosegue –come cartoline illustrate e altre cose in via di definizione". All’incontro dove a rappresentare gli alluvionati c’era anche un gruppo di persone che hanno subito danni come le circa 9mila persone di alluvionati senigalliesi che sono ancora alle prese con il ripristino delle abitazioni. Resta ancora aperto anche il centro di solidarietà allestito nell’ex Seminario Vescovile. Ancora in supporto della Compagnia dei carabinieri di Sengiallia 10 militari in servizio sul territorio per cercare di arginare il fenomeno dello sciacallaggio.