MARINA VERDENELLI
Cronaca

Verso l’8 marzo, il processo: "Violentata tre volte in un giorno. Una vita d’inferno con il mio ex"

La coppia viveva agli Archi con i tre figli minorenni che avrebbero assistito alle angherie. La 31enne non aveva avuto il coraggio di denunciarlo alla polizia fino agli abusi sessuali subiti.

I controlli della polizia sulle strade

I controlli della polizia sulle strade

Due anni di convivenza dove una donna avrebbe subito offese, percosse e anche tre violenze sessuali nello stesso giorno da parte del suo convivente. Lei è una peruviana di 31 anni, lui un romeno di 28 anni. La coppia, entrambi con problemi di alcolismo, ha vissuto ad Ancona, nel quartiere degli Archi, con tre figli minorenni che avrebbero assistito alle angherie subite dalla madre senza poter fare nulla per difenderla. Solo dopo gli abusi la vittima ha deciso di denunciare alla polizia quello che le era accaduto e quello che da due anni la tormentava. Per l’ex compagno si è aperto un processo davanti al collegio penale, presieduto dal giudice Roberto Evangelisti, con due accuse pesanti: maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, entrambi aggravati. L’imputato è difeso dall’avvocato Francesco Conti, la ex compagna non si è costituita parte civile e martedì è stata sentita in udienza dove ha raccontato le condotte violente subite dall’uomo.

La 31enne ha ammesso che entrambi avevano un problema di alcolismo che lei sta curando da ottobre scorso, in un centro apposito. Tra il 2023 e il 2024 i due hanno vissuto insieme ma la gelosia di lui, stando alla denuncia della vittima, e il carattere iroso l’avrebbero portata a subire vessazioni quasi giornaliere. "Quando si arrabbiava distruggeva tutti i mobili – ha raccontato la peruviana – lui si ubriacava di grappa ed era malato di gelosia, mi controllava, mi prendeva spesso il cellulare. Se mi trovava in giro mi trascinava a casa davanti a tutti. Mi ha anche minacciato di portarmi via la figlia in Romania".

La donna sarebbe stata insultata con aggettivi quali "ubriacona" e "put....". L’episodio delle tre violenze sessuali risalirebbe al 6 giugno dello scorso anno. La coppia viveva da separati in casa, stando alla 31enne, e quella mattina lei era tornata a casa dopo aver accompagnato i figli a scuola. Si era chiusa a chiave in camera da letto ma lui "ha sfondato la porta a calci – ha raccontato la vittima – mi ha preso il cellulare che avevo in mano poi mi ha messo le mani al collo poi mi ha violentata tre volte. Gridavo ma nessuno mi sentiva. Lui diceva ’se non stai con me non esci da quella porta’".

La denuncia per gli abusi, dove la vittima sarebbe stata spogliata con forza e buttata sul letto con le braccia bloccate, è stata fatta venti giorni dopo, in questura. Prima non avrebbe avuto le forze, sarebbe stata terrorizzata dalla paura. All’uomo è stato applicato il braccialetto elettronico con divieto di avvicinamento alla ex, da cui doveva stare ad almeno 500 metri di distanza, ma lo ha violato più volte e per lui è scattata la misura cautelare del carcere dove si trova tuttora. Prossima udienza il 4 giugno.