"Via dell’Acquedotto è un colabrodo: sistematela"

Sfogo dell’Anfass, associazione che aiuta le persone con disabilità, la cui sede è proprio lungo la strada: "Quante difficoltà per chi la percorre"

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di Silvia Santini

"Questa è la situazione che ormai da molti anni va avanti. Chiediamo gentilmente a chi di dovere e non, facendo riferimento al buon senso e alla voglia di partecipare, di risolvere questo problema considerando che i nostri ragazzi diversamente abili devono subire sulla loro pelle questa ingiustizia, per non parlare poi dei mezzi di trasporto che si deteriorano ogni giorno che passa. Fatto presente questo ora tocca a voi. Ve ne siamo grati. Fare del bene fa bene". Sono i volontari dell’Anfass, associazione di famiglie con disabilità intellettive o relazionale, di Castelfidardo, situata proprio nella deteriorata via dell’Acquedotto, a rivolgersi direttamente all’Amministrazione comunale per chiedere di fare qualcosa per porre rimedio alla situazione che devono affrontare tutti i giorni. Quella strada che conduce al centro è piena di "toppe" all’asfalto e buche tali da renderne difficoltoso il raggiungimento da parte dei pulmini che ospitano i ragazzi con disabilità. Di qui è partita la richiesta della realtà rappresentata da Vera Caporaletti. "Solidarietà per questa associazione che da anni in silenzio combatte la propria battaglia. Nel mio piccolo cercherò di fare qualcosa", dice Francesco Ragni, consigliere di Fare bene per Castelfidardo. Il consigliere Tommaso Moreschi di Solidarietà popolare aggiunge: "Queste sono cose che non dovrebbero succedere. Tutte le strade e tutti i cittadini hanno pari dignità e meritano la stessa attenzione. Purtroppo però non è così. Ricordo che anni fa, con l’Amministrazione Marotta, destinammo tantissime risorse per il rifacimento delle strade vicinali e periferiche, molte delle quali ancora non erano nemmeno depolverizzate. Noto che da allora in molte di quelle strade non è stato fatto più alcun intervento".

Sono diverse le vie periferiche, in tutta la Valmusone, che necessitano di essere asfaltate o polverizzate, anche nella vicina Osimo, tanto che i Comuni hanno destinato risorse apposite a bilancio. Ci sono anche altre questioni calde in discussione in città. Proprio l’altro giorno si è tenuto il primo incontro del tavolo tecnico sul centro storico voluto da Solidarietà popolare ed oggetto di una mozione del movimento votata all’unanimità dal Consiglio comunale. Trenta persone rappresentanti di altrettante categorie e associazioni si sono riunite nella sala consiliare per parlare delle criticità e delle ipotesi di pedonalizzazione del centro.