Ancona, alla scoperta della via Lattea tra cielo e mare / FOTO

Nuova impresa fotografica di Montanari: scogli lunghi del Passetto e Frate di Numana

L’alba dagli scogli del Trave

L’alba dagli scogli del Trave

Ancona, 24 giugno 2018 -  Ormai per i lettori del Carlino è diventato un appuntamento annuale fisso. Parliamo delle splendide foto della Via Lattea che Michele Montanari, 30enne anconetano, scatta da alcuni dei luoghi più belli di Ancona e dintorni. Tutto è iniziato nel 2015 con le Due Sorelle. Nel 2016 è stata la volta del Trave, e l’anno scorso della Sedia del Papa al Passetto. Ora la fotografia astronomica ‘made in Ancona’ rende omaggio a un luogo assai meno noto (FOTO).

«Domenica sera - racconta Montanari -, armato di coraggio sono disceso lungo il sentiero che porta agli Scogli Lunghi, vicino al più blasonato Passetto. Da molto tempo porto nel cuore quel luogo magico e poco conosciuto. Feci la sua conoscenza un paio di anni fa, quando vi discesi per scattare qualche foto all’alba. Vedere per decine e decine di metri scogli affioranti lambiti dalle onde, l’odore del mare, della salsedine sulle rocce, delle alghe. Toccare con mano gli scogli scaldati dai primi timidi raggi solari. Un’emozione che possono trasmettere ben pochi luoghi in Italia».

Montanari spiega che «una foto ti entra in testa, si fissa nella memoria e se ancora non è stata scattata, la sua idea ti tormenta per anni. Nella mia mente, la Via Lattea agli Scogli Lunghi c’è sempre stata, sin da quella mattina. L’esposizione delle rocce verso sud-est è perfetta per un allineamento con la nostra galassia. E’ come se l’universo stesso ti porgesse un sogno su un vassoio d’argento». L’impresa, è bene precisarlo, non è alla portata di tutti: «Il sentiero è duro, ripido e scosceso. Serve coraggio per affrontarlo di notte, attraversare la boscaglia con il rumore dei grilli, dei piccoli animali che muovono i cespugli. Ci ho messo due anni per raccoglierlo, poi una volta deciso, ho scelto la settimana di luna nuova, ho riempito lo zaino e ho atteso... Ho atteso che il tempo facesse pace con la mia idea, che vento e pioggia si calmassero. Poi alle 21 sono partito. I granchi muovevano le chele, si spostavano con il rumore dei miei passi, sicuramente non aspettavano visite notturne.

Qualche pesce saltava, le lucciole creavano danze morbide e delicate, le onde si nebulizzavano all’impatto con la costa. Il vento aveva eliminato l’umidità, ma le nuvole si muovevano velocemente e da un momento all’altro avrebbero coperto la Via Lattea, dovevo muovermi. Ho scattato ben 55 fotografie, poi unite con un software di astrofotografia. Il risultato è proprio l’idea che avevo in testa da molto tempo. Spero che questi luoghi magici siano tutelati e che un po’ di pubblicità fatta con queste foto spingano altri a innamorarsene, come successo a me’.

Montanari ha ritratto anche un’altra Via Lattea, e ha avuto un colpo di fortuna. Il luogo scelto era la Spiaggia dei Frati. «L’ho scattata la sera prima che avvenisse la frana!».