Via XXIX Settembre senza pace Nuova pavimentazione choc: mattonelle a zig zag e bicolori

Prima i lavori infiniti, poi i difetti della balaustra e ora questa scelta estetica finita nel mirino. Rabbia e ironia tra i cittadini: "E’ davvero orribile, ma forse serve per giocare a campana".

Via XXIX Settembre senza pace  Nuova pavimentazione choc:  mattonelle a zig zag e bicolori
Via XXIX Settembre senza pace Nuova pavimentazione choc: mattonelle a zig zag e bicolori

Non c’è pace per via XXIX Settembre. Sembra che in quella che dovrebbe essere la passeggiata ‘elegante’ tra il centro storico e la Mole Vanvitelliana i lavori non debbano finire mai, e quando sembra che siano finiti i risultati non sono molto apprezzati, per usare un eufemismo. Insomma, tra la pavimentazione non a filo della balaustra, i difetti del parapetto e gli infiniti lavori sul marciapiede che impediscono l’accesso dei pedoni, sembra proprio che il boulevard non riesca proprio a trovare pace. Ora nell’occhio del ciclone c’è la nuova pavimentazione bicolore: grigia con una fila di mattonelle bianche che corre in mezzo, in modo asimmetrico, come a zig zag. Naturalmente la fila non ha alcuna funzione particolare, ma è solo una scelta estetica, che ha dato la stura a una serie di commenti salaci sui social network. Il più simpatico è: "Serve per giocare a campana?". Il tono di molti post invece non ha nulla di simpatico. C’è chi si limita a un "non si possono guardare" e chi lascia commenti più circostanziati: "Orribile, lavori infiniti per ottenere un risultato obbrobrioso. Sarebbe bastato rifare esclusivamente i parapetti che erano rotti da anni". Per qualcuno "anche un bambino faceva meglio". Riguardo alle mattonelle c’è chi la butta sull’ironia ("Forse erano finite quelle grigie e magari sperano che con lo sporco e l’usura un giorno la differenza non si noterà") e chi sulla politica ("L’ultimo regalo di Valeriona e tanti saluti al Pd. E’ ora di una svolta!").

Sta di fatto che invece della ‘grande bellezza’ della città si torna a parlare di ‘Ancona horror’, per citare il celebre monologo ‘antropologico’ del professor Rodolfo Bersaglia. C’è chi si chiede quando finiranno davvero i lavori in via XXIX Settembre. Lavori fatti, poi rifatti, poi ancora fatti male. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: di nuovo un cantiere (sperando che i ‘resti’ non vengano abbandonati sotto Porta Pia come l’altra volta), di nuovo difficoltà sia per i pedoni sia per i ciclisti che percorrono la pista ciclabile, che però viene utilizzata anche dai pedoni. Nella parte più vicina alla strada, infatti, c’è un palo ogni venti metri, per cui chi passeggia tende quasi naturalmente a ‘invadere’ lo spazio riservato a chi va su due ruote. E pensare che questa è una parte del famoso waterfront con cui si voleva contribuire a rilanciare la città... Lavori infiniti per ottenere un risultato che non piace quasi a nessuno. Tranne, forse, agli appassionati del gioco della campana.