Video e dolore: "Mai più, Non spegnete i riflettori"

Il sindaco Olivetti: "Bisogna ridurre il rischio idrogeologico e riprogettare la città". Il presidente degli industriali di Ancona Bocchini: "Puntare sulla prevenzione"

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di Giulia Mancinelli

"Mai più". Queste le parole che hanno chiuso il commovente video con le immagini dell’alluvione che ha pesantemente colpito Senigallia il 15 settembre scorso. Parole che hanno aperto però anche l’Assemblea di Confindustria Ancona tenutasi ieri mattina proprio in una delle città più danneggiate dalla calamità. Nel suo saluto istituzionale il sindaco Massimo Olivetti ha ribadito "la necessità di sostegni per fronteggiare la situazione di post emergenza". "La città non vuole che si spengano i riflettori su questa emergenza -ha detto Olivetti- bisogna ridurre il rischio idrogeologico e riprogettare la città. Il fiume Misa che attraversa la città e si restringe alla foce è pericoloso e va messo in salvaguardia. Un appello lo rivolgo alle autorità regionali e nazionali per arrivare quanto prima ad un nuovo sistema di allertamento per le imprese e per la popolazione, un sistema serio ed efficace che consenta alle persone di dormire la notte". "Io non so se si possa dire mai più i Comuni hanno però dato una risposta unitaria, di sistema, capace di affrontare l’emergenza dell’alluvione -ha fatto eco il prefetto di Ancona Darco Pellos- Ora occorre superare le divisioni, i conflitti, dobbiamo renderci conto che o ci salviamo tutti o non si salva nessuno. Serve un patto per il territorio che punti sul sistema Paese". In platea tanti imprenditori, da Merloni a Loccioni, da Guzzini a Fiorini. "Mai più non è un grido di dolore ma più semplicemente un fermo proposito -ha detto il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini- Siamo qui per parlare di prevenzione, per ribadire la necessità di destinare risorse alle infrastrutture necessarie alla sistemazione dei fiumi, degli edifici e del territorio in generale". Una ricostruzione, una prevenzione, una riqualificazione che non può prescindere dalla grande opportunità rappresentata dai fondi del PNRR. "La prevenzione - ha incalzato Bocchini - non è più procrastinabile non è più procrastinabile, non possiamo continuare ad affidarci solo alla buona sorte ma, al contrario, dobbiamo utilizzare al meglio le risorse del Pnrr. Genereranno, è vero, un debito che i nostri figli e nipoti dovranno rimborsare. Ma proprio per questo non disperdiamoli in rivoli inutili ed iniziative di facciata. Piuttosto, utilizziamoli, prioritariamente, alla messa in sicurezza del nostro territorio".

A parlare di PNRR in un messaggio è stato anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy. "Quasi 70 miliardi di euro del Pnrr sono stati stanziati per la tutela dell’ambiente, mentre sono circa 8 miliardi quelli destinati al contrasto al dissesto idrogeologico, un capitolo cruciale per il Paese, come dimostrato da quanto avvenuto sul vostro territorio solo due mesi fa – ha scritto il Ministro Adolfo Urso – serve un patto tra istituzioni, cittadini e imprese, che passi attraverso gli enti locali, così come di un difensore civico delle imprese in seno al Ministero". Urso ha anche evidenziato i sostegni di cui le imprese hanno bisogno per poter affrontare i rincari dell’energia e delle materie prime per cui è stato attivato un fondo da 120 milioni di euro.