Violenze contro la madre. Cerca di prenderla a pugni: il fratello chiama la polizia

Un 21enne è stato fermato nell’ultimo episodio grazie all’intervento degli agenti arrivati a casa. Il giovane da tempo maltrattava la donna rendendole la vita impossibile. Ammonito dal questore.

Violenze contro la madre. Cerca di prenderla a pugni: il fratello chiama la polizia

Un 21enne è stato fermato nell’ultimo episodio grazie all’intervento degli agenti arrivati a casa. Il giovane da tempo maltrattava la donna rendendole la vita impossibile. Ammonito dal questore.

Continue liti, originate da futili motivi, caratterizzate da diversi episodi di violenza verbale e fisica. Protagonista un 21enne che ha reso impossibile la vita per la madre.

A fermarlo nell’aggressione alla donna, nell’ultima circostanza, è stato l’intervento delle Forze dell’ordine. Il giovane, dopo aver inveito contro la madre con frasi oltraggiose e dopo averla minacciata, ha cercato di colpirla con un pugno, e solo l’intervento del fratello minore glielo ha impedito.

Visto che violenze e minacce continuavano, la donna insieme al figlio che l’aveva protetta, è riuscita a mettersi al riparo in una stanza fino all’arrivo dei soccorsi. Il giovane violento è già destinatario della misura di prevenzione del divieto di accedere a manifestazioni sportive ed annovera precedenti di polizia per reati contro la persona.

Di qui la decisione del Questore - nell’ambito di un potere valutativo, ampiamente discrezionale, ai sensi dell’art. 3 del D.L. nr. 93/2013 - di emettere la misura di prevenzione dell’ammonimento finalizzata a impedire che i comportamenti violenti venissero ripetuti provocando esiti irreparabili.

Insieme all’ammonimento l’invito a tenere per il futuro una condotta conforme alla legge e ad astenersi da ulteriori analoghe condotte. Se dovesse reiterare tali comportamenti illeciti, verrà denunciato d’ufficio e la sua pena sarà aggravata. Inoltre il giovane é stato informato della possibilità di intraprendere percorsi sulla consapevolezza del disvalore sociale e penale delle sue condotte e recarsi presso associazioni e centri presenti sul territorio.

Il provvedimento di Ammonimento assolve ad una funzione tipicamente cautelare e preventiva di competenza esclusiva del Questore - sottolinea la nota della Questura - che ha lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, di cyberbullismo, di condotte sintomatiche di violenza domestica, una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale.

Per azionare questo tipo di tutela la segnalazione non deve necessariamente provenire dalla vittima del reato ma da chiunque. Un amico, un parente, un vicino che sia a conoscenza di situazioni di questa gravità può segnalare alle Forze dell’Ordine i maltrattamenti subiti dalla vittima, per scongiurare eventi lesivi.

"Esserci sempre" è soprattutto intervenire prima che le situazioni degenerino - ricorda il Questore di Ancona -. Nessuna storia viene sottovalutata e la nostra attenzione è rivolta a tutte le situazioni di difficoltà affinché le vittime di tali atteggiamenti possano contare sulla nostra presenza, sul nostro ascolto e soprattutto sul nostro aiuto concreto".