L’orgoglio di una società, di una città, di una regione intera che per giorni ha trepidato dalla tv come milioni di altri italiani fino a festeggiare un risultato storico, al quale ora rendere il doveroso tributo. Appena arrivate da Parigi, dove domenica scorsa si sono chiuse le Olimpiadi 2024, Sofia Raffaeli e Milena Baldassarri hanno ricevuto l’abbraccio di Fabriano, che ieri al PalaCesari, dove tutto iniziò, sono state festeggiate dal sindaco, dai dirigenti, dallo staff, dalle tante giovani tesserate della Ginnastica Fabriano e dalle più alte cariche istituzionali, come l’assessora regionale allo sport Chiara Biondi, dal presidente del Coni Marche Fabio Luna e da quello della FederGinnastica Gherardo Tecchi.
Storica la medaglia di bronzo di Sofia Raffaeli nell’all-around individuale della ginnastica ritmica, prima per l’Italia ai Giochi ma storico anche l’ottavo posto della compagna di squadra Milena Baldassarri, nella stessa ora: era la prima volta che due italiane raggiungevano assieme la finale.
Due atlete cresciute nella Ginnastica Fabriano, anche se Baldassarri è nativa di Ravenna e Sofia di Chiaravalle. Milena, 22 anni, è la più esperta e non nasconde "l’orgoglio di essere capitana di una società che ha vinto scudetti in serie negli ultimi anni. Da parte mia ho sempre cercato di insegnare alle nostre giovani di scendere in pedana ragionando non come singolo ma come gruppo: senza paura, con la convinzione nei propri mezzi".
"Parigi? – continua Baldassarri –. Rivedo ora le immagini (che scorrono sullo schermo del PalaCesari) per la prima volta, non mi piace farlo nell’immediato perché trovo nei miei esercizi sempre un sacco di difetti. Quelle di Tokyo le ho riviste dopo un anno… Ma sono contenta di aver portato a termine i miei esercizi in qualificazione e gara, non è mai scontato".
"Volevo la medaglia e l’ho presa, non potevo andarmene da Parigi senza aver dimostrato il mio valore – esordisce invece Raffaeli, 20 anni –. Sì, a un certo punto ero quarta ma ho imparato a non mollare mai e questo me lo hanno insegnato anche tutte le mie allenatrici, da ultimo Claudia Mancinelli. Il nostro sport poi presenta più esercizi, se si sbaglia, ti dà pure la possibilità di recuperare".
L’Olimpiade non è solo gare e medaglie ma pure il villaggio, e nel descriverlo l’entusiasmo di Raffaeli è contagioso: "Saluti tutti, anche chi non conosci – evidenzia – Sembra di vivere in un mondo perfetto, di pace e tranquillità, lontano dalle cose brutte, tutti assieme, chi vince e chi perde. E anche i letti tanto criticati... io appena tornata a casa ho pensato subito che fossero più comodi quelli di Parigi rispetto ai miei".
Per entrambe anche incontri speciali, come quello con Novak Djokovic, che "è stato molto disponibile", anche se nell’occasione Raffaeli rispetto alla compagna di squadra ha avuto decisamente più remore nel farsi avanti per la classica foto col campione. "Qui siete a casa – è il benvenuto della sindaca Daniela Ghergo –. Fabriano, grazie a voi, è la capitale della ginnastica mondiale. Speriamo che, col supporto della Regione, ora si possa dare una casa adeguata alla Ginnastica Fabriano e a Sofia e Milena, che sono il nostro orgoglio".
Per l’assessora Biondi "Raffaeli e Baldassarri rappresentano la tipica dedizione marchigiana", mentre Luna ricorda il "ruolo di rilievo di una piccola regione come le Marche nello sport italiano". Maila Morosin, diesse della Ginnastica Fabriano racconta il segreto del club che "non ha mai smesso di essere una famiglia. Siamo un’associazione sportiva dilettantistica ma portiamo avanti una grande tradizione. Qui ci sono tante giovanissime. Il futuro è loro e Los Angeles è vicina". Atlete che dal pubblico applaudono, sognando di essere le Sofia e le Milena del futuro, già tra quattro anni. Ora però, per le due campionesse, è tempo di vacanze, a Barcellona. Naturalmente assieme, come sulla pedana di Parigi.
Andrea Pongetti