SILVIA SANTINI
Cronaca

"Vorrei incontrare chi vive grazie a mio figlio"

La mamma di Luca Guercio, l’architetto osimano morto a 32 anni in moto, lancia un appello: "Lui ha scelto di donare gli organi"

L’archietto Luca Guercio aveva solo 32 anni

L’archietto Luca Guercio aveva solo 32 anni

"Vorrei trovare le persone che vivono grazie a mio figlio Luca". Con queste parole ha esordito il suo messaggio la mamma di Luca Guercio, 32enne osimano residente all’Aspio di Camerano, ferito nell’incidente del giugno di due anni fa mentre era in sella alla sua moto a Camerano. Dopo 12 giorni di agonia all’ospedale regionale di Torrette, si è spento lasciando una famiglia e una comunità intera nel lutto. Luca era architetto, la sua famiglia è proprietaria del negozio che porta il loro cognome e si occupa di mobili e arredamento con sedi a Osimo. L’impatto tra il suo mezzo e un camioncino è stato violento, la moto è finita fuoristrada, scaraventata a terra. Il giovane ha donato gli organi, la sua morte improvvisa e prematura ha salvato vite. Per questo oggi la madre ha deciso di lanciare quel messaggio, straziante ma pieno di speranza e amore. "Scrivo queste parole con grande difficoltà, con il cuore spezzato, ma pieno d’amore. Il 9 giugno 2023 un tragico incidente ha colpito la nostra famiglia. Il nostro amato Luca, un ragazzo solare e amato da tutti, è volato in cielo il 21 giugno di quell’anno all’ospedale di Torrette di Ancona. In mezzo al dolore più grande, abbiamo scelto di donare i suoi organi, perché la sua vita potesse continuare a dare speranza ad altri – continua la mamma -. So che il cuore di Luca batte a Milano, i suoi polmoni respirano a Padova, il fegato e un rene (trapiantati insieme) a Torrette di Ancona, l’altro rene si trova a Bergamo. Vorrei tanto poter conoscere, anche solo con un messaggio, le persone che oggi vivono grazie a lui. Non cerco risposte forzate, solo la possibilità di sapere che una parte di Luca continua a vivere in voi. Se questo post dovesse arrivare a voi o a qualcuno che vi conosce, vi abbraccio con il cuore". In tantissimi hanno condiviso il messaggio sfruttando i canali social. La task force di soccorsi quel maledetto giorno si era diretta immediatamente allo svincolo sul cavalcavia che svincola per la Direttissima del Conero. I soccorritori della Croce gialla di Camerano hanno praticato un massaggio cardiaco. Poi il giovane è stato stabilizzato, intubato e portato via. Il personale medico ha subito riservato subito la prognosi. Caricato su Icaro, è stato portato in condizioni già molto gravi al nosocomio regionale. Una volta arrivato è stato subito trasferito in sala operatoria per essere sottoposto a un delicato intervento chirurgico per le gravissime lesioni riportate.

Silvia Santini