Whirlpool Fabriano, nuovi scioperi in vista

Due ore di fermo tra mercoledì e giovedì alla fine di ogni turno lavorativo

Operai fabriaesi in corteo a Roma pochi giorni fa

Operai fabriaesi in corteo a Roma pochi giorni fa

Fabriano, 15 ottobre 2019 - Ripartono gli scioperi alla Whirlpool, anche nelle sedi fabrianesi di impiegati e operai, con due ore di fermo tra domani e giovedì alla fine di ogni turno lavorativo. Possibili anche altre mobilitazioni, dopo che stamane l'azienda ha confermato l'intenzione di cedere il sito di Napoli nell' incontro con il premier Giuseppe Conte, accusando il Governo di mancata collaborazione per trovare una soluzione di riconversione della fabbrica. Quanto allo stabilimento fabrianese di Mellano lo stop è previsto per la giornata di giovedì in coda ai rispettivi turni, mentre si stanno decidendo giorni e orari per i tre siti impiegatizio.

"Vista l’impossibilità - si legge in una nota di Whirlpool di una discussione sul merito del progetto di riconversione e i mesi di incontri che non hanno portato ad alcun progresso nella negoziazione, l’azienda, come comunicato durante la riunione a Palazzo Chigi, si trova costretta a procedere alla cessazione dell'attività produttiva, con decorrenza 1 novembre 2019. Come già ribadito, nonostante ingenti investimenti realizzati negli ultimi anni, lo stabilimento di Napoli non è più sostenibile per via di una crisi strutturale. Il sito opera infatti al di sotto del 30% della capacità di produzione installata a causa del drastico declino della domanda di lavatrici di alta gamma a livello internazionale e di congiunture macroeconomiche sfavorevoli, condizioni non previste né in alcun modo prevedibili al momento della sottoscrizione del piano industriale del 25 ottobre 2018".

Una decisione che fa estendere i timori anche a Fabriano, dove da inizio 2019 il distretto locale ha visto perdere circa cinquanta posizioni organizzative, con una quarantina di persone messe fuori organico. Tagli al personale, come pure alle strutture, visto che qualche anno dopo la chiusura dello stabilimento di Albacina poi riattivato dall'Ariston a cui è stato ceduto, Whirlpool ha deciso di sopprimere l'attività di call center e assistenza clienti a Ca Maiano, operativo da oltre un trentennio. Intanto in soli cinque anni il comparto impiegatizio del polo cittadino è passato da 1.200 operatori a meno di 600. Qualche timido segnale positivo arriva invece per il comparto delle tute blu. Nella fabbrica di Melano incentrata sui piani cottura, infatti, la proiezione è di chiudere il 2019 con circa un milione e 700 mila pezzi, ovvero quasi 300 mila in più rispetto al 2018. In sensibile contrazione il ricorso alla cassa integrazione, rispetto allo scorso anno quando in alcuni mesi si era arrivati anche a sette giorni di chiusura collettiva dell'azienda.