
Un’indagine teatrale in forma poetica, civile e fisica sugli ultimi giorni di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, assassinati a Mogadiscio...
Un’indagine teatrale in forma poetica, civile e fisica sugli ultimi giorni di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, assassinati a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Viene presentato così lo spettacolo ‘Zona d’Ombra - dove le bugie non sono reato’, in scena questa sera (ore 21, ingresso 10 euro, ridotto 8 euro) nella sede dell’Accademia56 in via Isonzo 194/b ad Ancona.
E’ l’esito del corso di primo livello firmato Teatro Terra di Nessuno in collaborazione con Officina Koru. Diretto da Lorenzo Bastianelli, l’opera è interpretata da Stefano Apugliese, Greta Coltorti, Nicolò Galeazzi, Letizia Maraglino, Sara Marini, Eros Mengoni, Sara Moscoloni, Alessandro Papa, Angela Ponziani, Francesca Santi e Marinella Sbiroli. Lo spettacolo alterna due piani narrativi che si inseguono e si specchiano: da un lato le ultime ore dei due giornalisti, le strade polverose, l’hotel, l’agguato; dall’altro il vortice di depistaggi, personaggi, omissioni e silenzi che ha seguito la loro morte. Sul palco, oggetti simbolici: valige, foto, macchine da scrivere, faldoni, sedie.
Gli attori si muovono tra lettura e incarnazione, tra voce e corpo, tra documento e visione. Ilaria non è solo una giornalista, è un pensiero lucido che attraversa lo spazio; Miran non è solo un cameraman, è uno sguardo che resiste.
Le scene fisiche, astratte ed evocative, rompono il tempo lineare, evocando il caos, la rabbia, la verità non detta. Lo spettacolo non cerca risposte definitive. Ma spalanca domande. E tiene viva, nel silenzio che rimane, la forza di due vite dedicate alla ricerca della verità.