Ancona, 21 agosto 2010 - Una cella realizzata dai detenuti piazzata in piazza Roma. Non si tratta di una provocazione, quanto di un atto di sensibilizzazione verso il problema del sovraffollamento delle carceri italiane, compreso quello di Montacuto, al pari di una continua diminuzione degli agenti di custodia.

Gli istituti di pena scoppiano e i suicidi aumentano: ad Ancona nel 2010 c’è stato un caso nel maggio scorso quando un maghrebino si è impiccato. Ecco dunque la forma di protesta appoggiata dal Comune di Ancona e organizzata dal Crvg (Conferenza regionale volontari giustizia delle Marche), Caritas Diocesana e Comitato Carcere e Territorio di Ancona.

La cella sarà in ‘mostra’ da oggi fino a lunedì: "I detenuti vanno recuperati - afferma Daniela Marchini del Crvg Marche - Sicurezza non vuol dire mettere una persona in carcere e buttare la chiave perché il fine pena arriva per tutti e una volta fuori chi è stato maltrattato tornerà a delinquere. Noi lavoriamo per dare forza al concetto base, quello di dare dignità ai detenuti, evitare una discarica sociale dove varie tipologie di carcerati vengono gettati. Il 25% dei detenuti segue corsi scolastici a Montacuto? E’ vero, ma molti li interrompono, altri vengono trasferiti. Il 20% lavora? Vero anche questo, ma sono lavori saltuari e di reparto, per pochi giorni. I politici hanno visitato il carcere, ma senza vedere le celle e parlare coi detenuti, che idea possono essersi fatti?".

Il quadro. "Catastrofica", così Aldo Di Giacomo del Sappe definisce la situazione delle carceri marchigiane in cui i detenuti presenti nelle 7 strutture penitenziarie della regione sono 1.128 (di cui 38 donne) contro i 762 di capienza regolamentare: ossia 366 detenuti in più, pari al 33%.

Di Giacomo illustra nel dettaglio la situazione (i dati sono aggiornati al 10 agosto 2010): "Ad Ascoli Piceno, sono presenti 123 detenuti (103 regolamentari), gli stranieri sono 34 pari al 28%, gli imputati 68, i condannati 55; a Camerino 48 presenti, 33 ospitabili, gli stranieri sono 28 pari al 58%, gli imputati 34, i condannati 14; Fermo 84 presenti, 45 regolamentari, gli stranieri 38 pari al 46%, gli imputati 17, i condannati 67; a Fossombrone, presenti 148, regolamentare 209, stranieri 13 pari al 9%, imputati 14, condannati 134; a Pesaro presenti 304, capienza regolamentare 176, stranieri 161 di cui 10 donne pari al 53%, gli imputati 173, i condannati 131".

Drammatica è la situazione di Ancona: "L'Istituto - dice Di Giacomo - è al collasso: sono presenti 405 detenuti, di cui 116 di alta sicurezza, a fronte di una capienza regolamentare di 172 (140% di popolazione detenuta in più), gli stranieri sono 170 pari al 43%, gli imputati sono 244, i condannati 161. Oltre al grave sovraffollamento di detenuti, con percentuali altissime di stranieri, vi è una gravissima carenza del personale di polizia penitenziaria: a fronte di un organico previsto di 208 unità ne risultano realmente presenti 123 con una carenza di 85 unità".