Capitale italiana cultura 2022: Ancona in finale

L’assessore Paolo Marasca: "Sono contento perchè per la prima volta viene riconosciuto qualcosa d’importante. Le pugliesi sono forti"

Capitale italiana della cultura 2022: Ancona tra le finaliste

Capitale italiana della cultura 2022: Ancona tra le finaliste

Ancona, 17 novembre 2020 - Il 2020 non è tutto da buttare: Ancona è entrata tra le dieci città finaliste che a metà gennaio si giocheranno il titolo di Città Capitale della Cultura del 2022. Decisivi il peso e la qualità del dossier presentato dall’amministrazione comunale dal titolo ‘Il rapporto con l’altro’: «Sono contento perché per la prima volta la nostra città, che in passato ha sempre prodotto cose interessanti a livello culturale, adesso ha come una sorta di autorizzazione e il coraggio giusti per dirsi davvero una città di cultura. Quale proposta temo di più delle concorrenti? Difficile dirlo, Bari e Taranto hanno mostrato come la cultura possa rappresentare un veicolo di cambiamento sociale e noi siamo su quella falsa riga. Il nostro dossier propone, oltre ai vari festival fissi come Kum e Adriatico Mediterraneo ad esempio, anche 40 produzioni originali create appositamente per l’evento. In questo lasso di tempo, se possibile, lo miglioreremo». È il commento a caldo dell’assessore comunale competente, Paolo Marasca alla notizia dell’ingresso nella decina di città finaliste per aggiudicarsi l’importante titolo.

Capitale italiana della cultura: Fano non passa

Un cammino lungo e fin qui esaltante quello della candidatura di Ancona, partito nel 2019. Sono state complessivamente 44 le candidature presentate alla Commissione del Ministero dei Beni Culturali chiamata a decidere le varie fasi eliminatorie fino alla città vincitrice. La prima scrematura ha visto l’eliminazione di 16 città, alcune delle quali non hanno presentato alcun dossier, ma il vero spartiacque per Ancona è stata la seconda selezione che ha ridotto le città in lizza da 28 alle 10 attuali. Oltre al capoluogo dorico ci sono Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra.

Le dieci città finaliste dovranno presentare i propri dossier alla Giuria in un’audizione pubblica, della durata di massimo un’ora, composta, per metà, dalla presentazione del progetto e, per l’altra metà, da una successiva sessione di domande. Gli incontri si terranno, compatibilmente con le misure di contenimento adottate dal governo per la situazione epidemiologica in atto, presso il Collegio Romano, sede centrale del Mibact, il 14 e 15 gennaio 2021.

Sarà compito della Giuria raccomandare al ministro Franceschini il progetto di candidatura più idoneo alla designazione della città Capitale italiana della cultura per l’anno 2022 entro il 18 gennaio 2021. 

Grande soddisfazione per il risultato è stata espressa dal sindaco della città, Valeria Mancinelli: «Come ho avuto modo di dire alla presentazione della candidatura, già partecipare è una vittoria, perché significa che Ancona crede, finalmente, alle proprie possibilità, e ritiene di essere capace di trasformarsi anche grazie alla leva culturale. Siamo una città non solo bellissima, ma ricca di risorse che a volte sembrano inaspettate persino a noi, e che giorno dopo giorno stanno emergendo. In un periodo difficile come questo, sapere che si continua a costruire per il futuro, senza ignorare le pene del presente, ma facendone tesoro, è un motivo di orgoglio»