Carancini: "Scelta sconcertante contro un luogo dal valore universale"

"Si resta sconcertati dal fatto che il sindaco e l’assessore non battano i pugni sul tavolo per rivedere una scelta che non trova fondamento in nessun atto"

Romano Carancini, ex sindaco di Macerata

Romano Carancini, ex sindaco di Macerata

Macerata, 7 giugno 2022 - "Si resta sconcertati dal fatto che il sindaco e l’assessore non battano i pugni sul tavolo per rivedere una scelta che non trova fondamento in nessun atto". Romano Carancini, ex sindaco di Macerata e consigliere regionale Pd annuncia un’interrogazione contro l’esclusione dello Sferisterio dalla lista dei teatri storici candidabili nel patrimonio Unesco.

Carancini, il Comune ha detto che lo Sferisterio non può essere inserito nella lista predisposta dalla Regione perché non risponde ad alcuni requisiti tecnici previsti. È così?

"No, la convenzione Unesco prevede che i beni iscritti nella lista del patrimonio mondiale come agglomerati sono gruppi di costruzioni isolate o riunite che, per la loro architettura, unità o integrazione nel paesaggio hanno un valore universale eccezionale dal punto di vita storico, artistico o scientifico. Per cui lo Sferisterio mi pare possa rientrare a pieno titolo. Oltre a questo la Regione ha individuato ulteriori criteri come ‘Essere testimonianza unica o eccezionale di una tradizione culturale’; ‘Costituire esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico’ ed ‘Essere direttamente o materialmente associati con avvenimenti o tradizioni viventi, opere artistiche dotate di un significato universale eccezionale’. Lo Sferisterio ci ricade in pieno".

L’amministrazione insiste sul fatto che la candidatura è stata incentrata sul cosiddetto teatro all’italiana.

"Non c’è alcuna indicazione riguardo il teatro all’italiana".

Si è ancora in tempo per provare a inserire lo Sferisterio? "Certo, per questo presenterò un’interrogazione, nonostante il percorso non sia stato un colpo di mano della Regione, ma costituito nei mesi, a partire dal primo atto del 5 novembre 2021. Se c’è stata una superficialità della Regione, però, perché quando il dossier è arrivato sul tavolo del Comune, il sindaco e l’assessore non hanno detto nulla? Ora basterebbe che l’amministrazione ammettesse l’errore e provasse a porre rimedio".

re. ma.