Ancona, i disegni di Run per la libreria Sonnino

"Un regalo di bellezza alla città". Piazza Cavour, l’artista al lavoro sugli storici bancali

Giacomo Bufarini alla Run per Sonnino (Foto Emma)

Giacomo Bufarini alla Run per Sonnino (Foto Emma)

Ancona, 12 maggio 2018 - Un artista internazionale che ha dipinto muri e piazze in tutto il mondo al lavoro da tre settimane per una piccola e coraggiosa libreria. Sembra una storia d’altri tempi quella che sta accadendo sotto gli occhi di tutti nel pieno centro di Ancona.

L’artista in questione è Giacomo Bufarini, noto come Run; la libreria è quella Pierluigi Sonnino, in piazza Cavour. La vicenda è semplice: il libraio ha commissionato all’artista dei disegni sui bancali che contengono i volumi sotto il grande albero a pochi passi dalla statua del conte Camillo Benso.

Quello che c’è dietro a questa collaborazione è però altra cosa, ed ha a che fare con il non arrendersi di fronte al piattume che disegna ormai tanti centri di tante città. I disegni di Run sono in strada, per chiunque abbia voglia di ammirarli o anche di criticarli, così come i libri di Sonnino.

Arte e letteratura che si incontrano per i cittadini, gratis, tutti i giorni. «Ho pensato a Run – racconta lo storico libraio – dopo aver visto alcuni suoi disegni alla Cupa di Posatora. Mi hanno colpito immediatamente e l’ho contattato, lui è stato subito entusiasta dell’idea».

Si tratta di un ritorno all’arte per la libreria di piazza Cavour: dietro i bancali ci sono infatti i disegni di un artista francese che nell’ormai lontano 1996 aveva decorato quei grossi contenitori di libri, storie e immagini. «Sono ormai sbiaditi – dice ancora Sonnino –, c’era bisogno di nuovo colore».

I disegni nascono da un «ritratto» di Sonnino, sul bancale più a monte, in cui il libraio sale le scale di una città ideale: «La città ideale di per sé non può esistere però io ci credo, credo nella cultura, credo nella forza delle immagini e delle parole. Per questo non mollo, con la pioggia e con il sole resto qui con i miei libri, come aggrappato a uno scoglio, convinto di essere nel giusto». Ed è così che da un’opera «piccola» può nascere qualcosa di grande, unico, non massificato, che si trova solo qui e solo in questo momento.

«Come potevo dire di no a una richiesta così piena di significato: questi sono contenitori di storie, persone, ispirazioni... una bellissima esperienza, per giunta ad Ancona».

Run, al secolo Giacomo Bufarini, ha accettato subito la proposta di Sonnino, benché non sempre si occupi di opere commissionate da privati. Ma questa piccola grande avventura ha un significato profondo, che comincia dall’incontro tra l’arte, gratis e per strada, e una piccola libreria che non ha alle spalle grandi case di distribuzione né grossi capitali ma solo la tenacia di un personaggio unico come Sonnino.

Run vive in continuo movimento, è abituato a dipingere muri in giro per il mondo o piazze intere (www.runabc.org), come nel caso della splendida opera a Essaouira, in Marocco: «Stare per strada qui però è diverso. Ho beccato anche insulti, ma in generale gli anconetani sono stati felici di vedermi all’opera. Ho ricevuto molti sorrisi in queste tre settimane... E’ parecchio tempo, se si considera che la piazza di Essaouira l’ho dipinta in 10 giorni. Ma la dimensione di Ancona conserva un fascino profondo per me e grazie a tutti questi libri sono stato ispirato da migliaia di storie. Credo che l’arte possa fare del bene alla gente e anche se ci sarà sempre chi la contesta o non la prende sul serio, si tratta di un qualcosa che ha valore sociale».

Un po’ come per i disegni alle Faiani, quelli realizzati per Sonnino trovano un senso che va al di là dell’opera in sé: «Protetto da questo grande albero mi sono trovato a dipingere tante storie diverse che poi in realtà parlano tutte di bellezza». Per il futuro prossimo Run è atteso a Tripoli, un nuovo grande muro lo aspetta. Intanto resta il su e giù tra diverse parti del mondo: «Ma una birra al porto al tramonto resta nel mio cuore».

Un pezzo di strada piena di simboli, come il personaggio ispirato alla santeria cubana raffigurato su un altro contenitore. L’unica richiesta del libraio all’artista per il suo profondo legame con quell’isola lontana. E poi un orango, un prato pieno di misteri, uccelli e sogni.

Un regalo per una città descritta troppo spesso come spenta, uno spiraglio di libertà. I disegni sono quasi completati ma intorno a fine mese ci sarà un evento per celebrarne la fine. Sarà un momento di musica, colori, arte e letteratura: un altro regalo ad Ancona.