Jesi, 30 maggio 2014 - Entro poche settimane una soluzione per salvare Banca Marche, Banca d’Italia invia un terzo commissario. Manca ancora l’ufficialità, ma avrebbe le valigie pronte alla volta della direzione generale di Jesi l’avvocato 65enne Bruno Inzitari, commissario, fino a qualche giorno fa, di Cassa di Risparmio di Ferrara. "E’ stato destinato ad altro incarico" hanno comunicato nei giorni scorsi da Ferrara nell’annunciare il sostituto.

L’"altro incarico" per l’avvocato milanese (originario di Cagliari) sarebbe proprio nell’istituto di credito marchigiano che necessita di una ripatrimonializzazione che oscillerebbe tra i 700 e gli 800 milioni di euro.

Inzitari è esperto di operazioni societarie, di procedure di concordato e accordi ristrutturazione. Assieme a lui, docente all'Università degli Studi di Milano-Bicocca, dovrebbe arrivare un consulente, nominato sempre da via Nazionale, per cercare una soluzione che possa salvare BM.

Da via Fontedamo non arriva una conferma: "Non c’è ancora nulla di ufficiale" si limitano a dire. Poco più di un mese fa sono stati individuati gli advisor (banca Imi e Unicredit) che stanno quantificando il valore dell’istituto di credito marchigiano e cercando un partner bancario interessato ad acquisirla.

Il governatore Gian Mario Spacca nei giorni scorsi ha dichiarato: "Esiste un istituto di credito che per noi deve essere coerente con il profilo di economia diffusa del nostro territorio che può intervenire nell'operazione di salvataggio di Banca Marche". Un'operazione che prevederebbe anche azionariato diffuso e presenza di gruppi finanziari esteri, ma prima "bisogna attendere gli stress test effettuati dalla Bce sulle banche italiane" ha aggiunto.
 

Intanto mercoledì i due commissari nominati lo scorso ottobre da Banca d’Italia, Federico Terrinoni e Giuseppe Feliziani, fallito il tentativo di conciliazione in Abi a Roma il 21 maggio, hanno incontrato i sindacati concedendo, come chiesto con forza, la proroga del contratto integrativo per i 3.200 lavoratori del gruppo fino ad ottobre. In quel mese infatti scade l’anno di commissariamento di Bm che però è prorogabile fino ad un altro anno.


Sara Ferreri