Aeroporto Ancona, saltano i voli per Barcellona e Parigi: flop dei bandi regionali

Pubblicati ai primi di aprile non garantiscono i progetti delle compagnie che hanno fatto un passo indietro

L'Aeroporto di Ancona

L'Aeroporto di Ancona

Ancona, 24 aprile 2022 - Partecipazione a fiere, operazioni di marketing, missioni all’Expo di Dubai per far conoscere le bellezze e le opportunità che le Marche offrono ai visitatori. Tutto benissimo, ma il risultato è che quest’estate l’Ancona International Airport avrà una rotta in meno sul fronte estero.

Il problema è sempre lo stesso, quello che la Regione si trascina da oltre tre anni: i bandi, con tanto di milioni a corredo per sostenere le compagnie aeree pronte a investire in termini di traffici dalle Marche, sono pubblicati in ritardo o con condizioni che non permettono di programmare tratte che poi siano competitive. L’ennesimo caso è proprio quello dei bandi pubblicati a inizio del mese con la stagione estiva ormai alle porte. E’ arcinoto che chi programma nel turismo lo fa con mesi di anticipo rispetto alla stagione. Se parliamo dell’estate, tutti hanno già organizzato a dicembre sia in termini di voli che sul fronte della promozione.

E così accade che la compagnia Vueling, pronta a collegare Ancona con Parigi e Barcellona, ha fatto ben due passi indietro non riuscendo a partire nei tempi dovuti con la promozione e la conseguente vendita dei biglietti. In un colpo solo, quindi, non parte il nuovo collegamento per Parigi e viene tagliato quello con Barcellona.

Al Sanzio restano le tratte istituzionali, quelle da tempo presenti, da Londra a Bruxelles e poi Cracovia, Tirana, Monaco. Nulla di nuovo sui cieli alla faccia di chi puntava su quest’estate per rilanciarsi dopo due anni di pandemia che hanno costretto i turisti stranieri a restare a casa. Proprio quei turisti che potrebbero rappresentare la massa critica, in termini economici, per far volare l’economia turistica regionale che al momento regge solo per i vacanzieri nostrani. E per nostrani non intendiamo italiani, ma proprio locali. Anche in questo caso bisognerebbe far chiarezza una volta per tutte: se si continuano a mettere nel calderone dei numeri il fabrianese che ha affittato casa a Senigallia, questo non è turismo. Più volte nel corso degli anni abbiamo chiesto un computo preciso all’interno dei macronumeri: nulla di concreto.

Ma tornando all’aeroporto, il Sanzio si trova ad avere i concorrenti diretti che rilanciano a suon di milioni e voli. E’ il caso di Perugia che per quest’estate avrà nove collegamenti internazionali e sei nazionali. Insomma mentre lo scalo marchigiano rischia di diventare un aeroporto domestico, gli altri puntano decisamente oltre confine.

L’ultima speranza arriva dal progetto voluto dal governatore Francesco Acquaroli: l’Agenzia del Turismo che dovrebbe prendere in carico tutto il comparto cercando di dare risposte concrete e nei tempi giusti a chi, in questa regione, si adopera sul fronte di un settore che potrebbe regalare grandi soddisfazioni.