Jesi (Ancona), 4 gennaio 2016 - 'Non chiamateci speculatori'. Non si placa la rabbia dei risparmiatori di Banca Marche che hanno perso tutto per effetto del ‘Salva Banche’ (GUARDA LE FOTO). Questa mattina i risparmiatori ‘beffati’ si sono dati appuntamento davanti alla filiale di Nuova Banca Marche di corso Matteotti 8 a Jesi per un sit-in.
L'azione di protesta andrà avanti fino alle 16. A organizzare il sit le "Vittime del ‘Salva Banche’" e l’associazione "Azionisti privati Banca Marche". Sono circa 100 i risparmiatori sotto la pioggia con striscioni e cartelli per chiedere indietro i propri risparmi (si parla di circa 700 milioni di euro per tutti i quarantamila azionisti). In giornata arriveranno anche da fuori città diversi azionisti 'beffati' per manifestare la loro rabbia.
I risparmiatori non ci stanno ad essere chiamati «speculatori», molti di loro sono anziani o giovani che hanno ereditato le azioni dai loro genitori e lo stanno gridando a gran forza davanti alla filiale del centro storico.
I manifestanti hanno esposto uno striscione con scritto: «Ridateci i nostri risparmi» e vari cartelli, uno anche con un appello al presidente Sergio Mattarella.
«Non siamo speculatori come vogliono farci apparire - ha detto il presidente dell’Associazione azionisti privati Banca Marche Bruno Stronati, che attraverso un funzionario della banca ha ricevuto l’invito a un incontro dall’amministratore delegato Luciano Goffi -. L’azionariato ha un’età media di oltre 65 anni. Questa è la chiara dimostrazione che non abbiamo giocato in Borsa o nel borsino della Banca». «Il decreto - ha aggiunto - ci ha tolto libertà e democrazia. Il presidente Mattarella ci dia una mano su questo decreto che ci ha completamente azzerato».