Sara Galassi, una donna alla guida dei metalmeccanici di Ancona

Guiderà la Fiom: "Di solito è un incarico ricoperto da uomini, questo è il segno del cambiamento"

La recanatese Sara Galassi, 46 anni, con il predecessore Tiziano Beldomenico

La recanatese Sara Galassi, 46 anni, con il predecessore Tiziano Beldomenico

Cambio della guardia alla Fiom di Ancona, arriva Sara Galassi, prima donna  eletta alla guida del settore metalmeccanico nella provincia dorica. La Galassi, che prende il posto di Tiziano Beldomenico giunto alla scadenza del mandato, è stata eletta nel corso del 12° congresso della Fiom di Ancona che si è svolto nei giorni scorsi. Classe 1976, originaria di Recanati dove tuttora risiede, una laurea in Giurisprudenza, Sara Galassi è approdata alla Fiom nel 2009 come funzionaria, dopo aver lavorato all’Ufficio Migranti della Cgil. Negli ultimi tredici anni è stata in Fiom e per lungo tempo ha fatto parte della segreteria provinciale. L’assemblea generale e la Camera del lavoro hanno accolto la sua candidatura alla guida di un settore molto delicato della Cgil. Nel giorno del congresso Sara Galassi ha ottenuto 55 voti su 67: oltre a 2 astenuti ci sono stati 8 voti contrari. Abbiamo chiesto direttamente a lei cosa comporterà questa assunzione di responsabilità e quali saranno le vertenze e le battaglie da portare avanti nei prossimi anni. 

Sara Galassi, prima di tutto, con quale spirito affronta il nuovo incarico ricevuto?

"M’impegnerò in tutte le battaglie che hanno al centro un’idea di universalità dei diritti previsti dalla Costituzione e di giustizia sociale e per la difesa e la tutela dei lavoratori più deboli come i giovani, i precari e i migranti. Il settore, in questo momento, è alle prese con una crisi diffusa dovuta anche alla guerra. Per questo, occorrono interventi urgenti e mirati per superare questa fase complicata".

Lei è stata sempre dentro la segretaria provinciale della Fiom, cosa cambia col nuovo ruolo?

"Un’assunzione di responsabilità non da poco direi. Prima, fino all’altro ieri, mi occupavo di una parte territoriale della metalmeccanica e delle sue crisi, ora dovrò coordinare un gruppo di lavoro provinciale".

Comunque resta sempre nel suo campo no?

"Certo, so di cosa mi dovrò occupare, ma prima c’era Tiziano (Beldomenico, ex segretario ora in pensione, ndr), adesso dovrò prendere il suo posto".

Non è consueto vedere una donna alla guida di un apparato sindacale del genere, sorpresa?

"No, ripeto è la mia vita. I colleghi mi hanno sempre preso in giro perché, come si dice in gergo, non avevo addosso ‘la puzza del ferro’, ferro inteso come lavoro nel cantiere, anche se dell’atmosfera e delle vertenze dei lavoratori me ne sono occupata per tantissimo tempo. Inoltre io fino al 2009 avevo coperto un’altra area della Cgil, ossia quella dei migranti. E poi c’è un altro aspetto…".

Quale?

"Il segno di un cambiamento anche del sindacato di cui faccio parte che ha dimostrato una sensibilità particolare".

Tutto bene durante il voto? Gli otto contrari la preoccupano?

"No, anzi, significa che esiste un contraddittorio. Non si può piacere a tutti, ma si discute con tutti".

Quali le prime vertenze di cui occuparsi nella nuova veste?

"A livello di priorità temporale direi il futuro incerto della Whirlpool e di tutto il settore metalmeccanico del fabrianese, una crisi senza fine. Grande attenzione poi nei confronti della Cnh di Jesi oltre all’evoluzione della ex Caterpillar, oggi Imr, con la cassa integrazione per il grosso dei lavoratori che resterà in vigore fino alla riconversione totale del sito".

Di base, sul capoluogo, c’è sempre la questione della cantieristica, a partire dallo stabilimento leader. Quali le novità più interessanti?

"In Fincantieri un mese e mezzo fa è stato firmato il contratto integrativo, ma per la Fiom c’è un altro capitolo decisivo".

Il processo ad alcune ditte in appalto?

"Esattamente. Finalmente c’è il nero su bianco da parte della procura di Ancona su temi e vicende che noi abbiamo denunciato tanti anni fa. Si apre un capitolo molto importante per il futuro della legalità nei cantieri anche da queste parti".