Caldo africano ad Ancona, meteo. "Da oggi si respira"

Le previsioni del meteorologo della Protezione Civile, Marco Lazzari

Caldo e afa

Caldo e afa

Ancona, 28 giugno 2019 - Giugno si chiude con una maxi ondata di calore che ieri ha fatto boccheggiare tutta la provincia con temperature schizzate fino a 35 gradi. Da oggi è prevista una lieve attenuazione, anche se il Ministero della Salute mantiene l’allerta arancione (seconda in classifica per pericolosità solo a quella di colore rosso) per il territorio regionale sotto l’unica dicitura ‘Ancona’ a causa dei problemi che la calura può creare soprattutto alle fasce deboli, come bambini, anziani e malati di patologie di carattere respiratorio. Secondo le previsioni più analitiche della Protezione civile regionale, ieri sulle nove città marchigiane censite, sette erano classificate di arancione - tra cui Ancona, Jesi e Fabriano - e due di giallo. Oggi, invece, la proporzione si ribalta con sette gialli, incluse le tre località provinciali monitorate, mentre l’arancione viene assegnato solo a Pesaro e Urbino. Da domani, poi, per tutte le nove località si scende ulteriormente al colore verde e dunque con rischi molto più contenuti. Anche il meteorologo era Protezione Civile marchigiana Marco Lazzari conferma al Carlino che già da oggi il caldo, pur persistendo, sarà più sopportabile. 

Marco Lazzari, davvero in queste ore regione e provincia stanno facendo segnare nuovi record di impennata delle temperature?

«Ieri è stata la giornata più calda dell’anno nelle Marche con punte di 36 gradi nel Maceratese e 35 nell’Anconetano. E poi ci si è messa anche l’umidità molto elevata che, per esempio, nella notte scorsa a Fabriano è arrivata all’89 per cento. In ogni caso già oggi aumenta della ventilazione».

Quindi, cosa possiamo attenderci per i prossimi giorni?

«L’anticiclone africano ha colpito soprattutto le zone tirreniche, dove potrebbe continuare a rimanere sovrano incontrastato anche nei prossimi giorni. Ieri si è fatto fortemente sentire anche nell’area adriatica, ma da stamane la sua presenza nel nostro territorio sarà mitigata dagli influssi delle correnti settentrionali più fresche e ventilate che, appunto, ne ridurranno l’impatto. Oggi in provincia sono previsti circa un paio di gradi in meno rispetto a ieri sia nella costa sia nell’entroterra e domani la temperatura continuerà lievemente a scendere, pur mantenendosi attorno ai 30 gradi».

Insomma, ci attende un weekend caldo ma non torrido?

«E’ così, specie sul litorale, dove la brezza marina aiuterà a ridurre la percezione del calore. Uno scenario simile si prospetta anche per lunedì in un ciclo di giornate in cui, fortunatamente, sembrano esclusi i temibili fenomeni atmosferici verticali, ovvero i brevi quanto violenti acquazzoni estivi. Poi da metà settimana, forse, qualcosa potrebbe cambiare a cominciare dalle aree interne, ma l’orizzonte temporale è troppo lungo per potersi sbilanciare».

Giugno è quasi ai saluti: è stato un mese più estivo che primaverile?

«Si viaggia verso una media delle temperature superiore rispetto al target di riferimento calcolato nel trentennio 1980-2010. Per esempio mercoledì le massime sono state di circa tre gradi oltre la norma e ieri si è arrivati in alcuni casi a cinque o sei. Fin qui a Fabriano da inizio giugno praticamente un giorno su due le massime hanno superato i 30 gradi, dati poco inferiori a Jesi, mentre ad Ancona ‘gli ‘over 30’ sono stati nove. In generale si è trattato di un mese piuttosto siccitoso e dunque la piovosità assai robusta di maggio torna decisamente utile per evitare o almeno contenere il rischio di andare in affanno con le risorse idriche».

E luglio, invece, cosa potrebbe regalarci?

«Impossibile dirlo oggi e inutile avventurarci in previsioni senza indicatori concreti. Posso solo evidenziare che secondo le statistiche d’abitudine è il mese più caldo dell’anno, superando pure agosto che spesso nella sua seconda parte propone temperature più fresche».