Nebbia al mare, show inedito sulla costa di Ancona

Una patina bianca vela l'orizzonte al mattino. L'entroterra già boccheggia per il caldo

Nebbia ad Ancona (foto di Claudia Gaberscik)

Nebbia ad Ancona (foto di Claudia Gaberscik)

Ancona, 8 giugno 2019 - Arrivano di buon mattino per trovare il posto auto, ma di fronte ad un panorama autunnale con il mare invisibile inghiottito da una grossa patina bianca, decidono di rinunciare a raggiungere la spiaggia. E' quanto accaduto stamane a Portonovo, dove i parcheggi erano pieni, ma non si é avuto necessità di procedere alla chiusura dall'alto della baia, in quanto in molti hanno desistito a raggiungere l'arenile, messi in allerta dall'inconsueto la gran nebbia fantozziana. Del resto ormai da alcuni giorni i frequentatori mattinieri del litorale dorico si interrogano sulla presenza fissa allo spuntare delle prime luci diurne di quella patina bianca che scende quasi a livello del mare e finisce con per nascondere le acque dell'Adriatico.

"Dalle sei del mattino fino alle otto ormai è così praticamente da inizio settimana", fanno sapere gli amanti dell'alba in riva al mare, chiamati ad assistere per circa un paio d'ore al giorno ad un qualcosa di mai visto o quasi, almeno nel mese introduttivo dell'estate. Da Portovono al Passetto fino al tratto costiero che collega Sirolo con Porto Recanati, lo show della natura da inizio giugno è sempre lo stesso e diventa affascinante e indubbiamente scenografico per chi decide di gustarselo dall'alto arrampicandosi tra le colline in picchiata sul litorale.

Ma c'è pure chi non lo gradisce più di tanto, come evidenziano gli operatori di alcune strutture turistiche territoriali a cui si sono rivolti bagnanti preoccupati che hanno deciso di disdire le prime trasferte marinare, disincentivati proprio dalla cappa quotidiana, tale da rendere invisibili perfino i primi metri dopo il bagnasciuga. Ma se sulla costa il tappeto di vapore biancastro rende ben poco estivo il colpo d'occhio almeno di primo mattino, l'entroterra boccheggia con temperature già da domenica scorsa schizzate a livelli assai elevati. Un passaggio drastico ad un clima afoso senza alcun preavviso, visto che appena nove giorni fa è andato in archivio 'maggembre', ovvero il mese di maggio più piovoso dell'ultimo quinquennio, in cui il sole aveva fatto capolino pochissime volte. Nel dettaglio proprio a maggio, rispetto ad una media di norma attorno agli 80 millimetri sul livello del mare e ad un centinaio nelle zone più in altura si é arrivati a 200 millimetri ad Ancona, 224 a Maiolati e ben 296 a Cupramontana.

a.d.m.