Previsioni meteo Ancona, due giorni di allarme caldo

Il Comune: "Sopra i 36 gradi percepiti". Il meteorologo Francesco Iocca: "Solleone fino a lunedì

Ondata di caldo

Ondata di caldo

Ancona, 10 agosto 2019 - Il gran caldo torna a farla da padrone nell’Anconetano, tanto che per la giornata odierna è prevista l’allerta arancione per le ondate di calore da parte della Protezione civile regionale in tutte le nove località censite delle Marche, comprese Fabriano, Jesi e Ancona. Domani Jesi scende al giallo, mentre il bollino arancione persiste ad Ancona e Fabriano, quest’ultima città probabilmente più calda della provincia con 38 gradi previsti ad inizio pomeriggio. È il meteorologo Francesco Iocca a confermare che l’anticiclone africano continua a farla da padrone consegnando temperature davvero elevate. 

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Iocca, quanti altri giorni torridi ci attendono? «Almeno fino a martedì farà decisamente caldo, anche se potrebbe essere appena più ventilato rispetto alle precedenti allerte, in particolare a luglio, quando in alcuni casi la ventilazione è stata davvero minima».

C’è già chi si prepara per Ferragosto: che tempo si prospetta?  «Dai monitor si intravede il possibile ingresso di una perturbazione nel centro Italia per la giornata di mercoledì, ovvero proprio la vigilia di Ferragosto. Ma sapete che l’orizzonte temporale delle previsioni è sempre piuttosto limitato, dunque per capire quali saranno gli effetti dell’eventuale cambiamento, c’è ancora da attendere. Forse lunedì potremmo sapere qualcosa di più preciso rivalutando la situazione in base alle prossime evoluzioni: per il momento resta difficile sbilanciarsi».

Ormai siamo ben oltre il giro di boa dell’estate: continuando di questo passo potrebbe essere la più calda di sempre? «Finora i numeri dicono di una stagione dominata dalla calura, innescata dalla presenza fissa dell’anticiclone africano praticamente da giugno ad oggi. Per dare un’idea, ad Ancona nei 31 giorni di luglio per ben 20 la massima giornaliera ha superato i 30 gradi, lo stesso è avvenuto a Jesi. A Fabriano si è arrivati a registrare 21 giorni ‘over 30’, tre dei quali sopra quota 35. Proprio a Fabriano la media del periodo 1980-2010 per la terza decade di luglio è di una temperatura massima di meno di 29 gradi, mentre stavolta ci si é issati fino a 31». 

E i dati regionali? «Sono sulla stessa linea. Le massime di luglio rispetto al trentennio di riferimento evidenziano sull’intero territorio marchigiano oltre tre gradi in più nella prima decade di luglio e più di uno nella terza decade»

Allerta

Il comune di Ancona lancia l’allarme caldo: «E’ di livello 2 l’allerta ondate di calore – si legge in una nota – che attende i cittadini nel fine settimana, tra oggi, sabato e domenica». E ancora: «Previste temperature percepite – prosegue la nota – fino ad oltre 36 gradi. Qualora le temperature perdurassero per tre giorni consecutivi l’allerta potrebbe salire al livello massino 3. Il Comune scende in campo con una serie di accorgimenti in vista dell’allerta. Tra questi la possibilità per gli anziani in difficoltà economica di richiedere l’utilizzo gratuito di condizionatori portatili (info allo 0712222177). «Operativo – spiegano – anche il progetto Elios con il numero verde 800450020 destinato all’assistenza di soggetti fragili».

«Nelle Marche si contano oltre 40 segnalazioni di eventi meteo estremi dall’inizio dell’anno, circa il triplo rispetto all’anno precedente», è il tema dell’allarme lanciato dalla Coldiretti Marche sui cambiamenti climatici in atto che tra giornate bollenti e brevi quanto violenti temporali rischiano di mettere in ginocchio il settore agricolo, mai così in sofferenza. «Il grande caldo attuale – evidenzia Coldiretti – arriva dopo un luglio che ha fatto segnare temperature medie più alte di due gradi sia rispetto allo scorso anno, sia alla media storica degli ultimi cinque anni, ma che si è anche contraddistinto per la distruttiva tromba d’aria». Preoccupazioni che salgono, dunque, per diversi tipi di colture, comprese quelle i cui raccolti sono di norme previste proprio in questo periodo.Luigi Busco della Coldiretti sottolinea «la pioggia di luglio ha abbassato il peso specifico di grano e cereali, comportandone una perdita di valore».