Tamberi oro alle Olimpiadi: quando torna in Italia

Oggi a Roma, domani in famiglia. L’atleta sul gradino più alto a Tokyo si commuove al momento dell’inno

Tamberi piange dalla gioia dopo la conquista dell’oro

Tamberi piange dalla gioia dopo la conquista dell’oro. Sopra, la premiazione

Ancona, 3 agosto 2021 - L’abbraccio, ancora virtuale per ovvi motivi, l’ha già ricevuto domenica primo agosto da una Nazione intera. L’Italia. Ancona e Tokyo mai così vicine. In un’onda d’affetto lunga oltre 10mila chilometri in partenza dalla sua città. Che lo omaggerà pure con il 'Ciriachino straordinario'. D’oro, come la medaglia che Gianmarco Tamberi ha attaccato al collo da ieri, dopo la premiazione ufficiale nello stadio dei record. Dopo la conquista del titolo di campione olimpico di salto in alto guadagnato il giorno precedente.

Tamberi oro alle olimpiadi, la mamma Sabrina. "Era in difficoltà e ha svoltato" - Tamberi e il gesso: il simbolo della sofferenza portato in pedana alle Olimpiadi - Chi è Gianmarco Tamberi, oro nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo - Tamberi: chi è la fidanzata Chiara Bontempi

Tamberi piange dalla gioia dopo la conquista dell’oro
Tamberi piange dalla gioia dopo la conquista dell’oro

Lui è certo per il futuro: non se ne staccherà mai più. E lo giura su Facebook: "Tu ed io… Per sempre insieme". Tra poche ore però, qualche abbraccio reale, quelli più sentiti di mamma Sabrina, nonna Graziella, del fratello Gianluca, di parenti e amici tutti, li riceverà per davvero. Perché Gimbo è partito stamattina dal Giappone destinazione casa. Atterrerà a Roma in serata, attorno alle 20.30. Poi dovrebbe rimanere nella Capitale per una nottata, da quanto filtra dal suo entourage, assieme all’amata Chiara, il papà-coach Marco e i suoi più stretti collaboratori, per poi "balzare" definitivamente verso il Conero nella mattinata di domani. Come accaduto per il rientro del ct azzurro di calcio Roberto Mancini post Europei, fino all’ultimo se ne saprà poco (non sono esclusi repentini cambi di programma). E anche stavolta potrebbe essere così, per garantire la massima riservatezza all’atleta che per prima cosa vorrà correre tra le braccia della sua famiglia, che con commozione, speranza ed emozione l’ha tifato a perdifiato da distante. E mostrare quell’oggetto desiderato, inseguito e finalmente raggiunto. Nonostante le sofferenze, nonostante un percorso incidentato. Ma che ha formato un uomo, oltre che un campione, incredibilmente forte.

"Sono le sei di mattina e ho paura di andare a dormire – scriveva la sera del trionfo eterno su Instagram -. Non voglio svegliarmi da questo sogno che sembra così tanto realtà". Non sembra. Lo è. L’altista dorico lo confermerà qualche ora più avanti con la medaglia d’oro tra le mani, sopra il cuore: "Quando ho realizzato cos’è successo ho perso il controllo del mio corpo. Non immaginavo potesse essere così. Credevo bello, certo. Ma non così bello". E poi lasciandosi andare, ripensando ai momenti più emozionanti della sua Olimpiade (ops, "la mia Olimpiade", come ha detto "qualcuno"): "L’inno nazionale, la bandiera che sale più in alto delle altre. Un’insieme di sensazioni che mettono i brividi". Poi guarda più in basso, osserva quanto ha vinto e chiosa con un "è uno spettacolo". Sì, uno spettacolo. Degno epilogo di quanto Tamberi ha fatto vivere a tutti noi. Anconetani, marchigiani. Lui, come pure Jacobs e tutti quei fantastici talenti che, attraverso lo sport, e nell’Olimpo dello sport, ci fanno essere orgogliosi di essere italiani.