Elezioni Ancona 2023, i sei candidati: “Ecco perché votarci”

Silvetti chiede il cambiamento e Simonella elenca le cose fatte da continuare. Rubini: "Città piegata su se stessa". Sparapani: "Bilancio poco chiaro". Rubegni: "Subito l’Area Marina Protetta". Battino: "Dialogo con i cittadini"

Ancona, 12 maggio 2023 – “Andate a votare”. L’appello finale, a due giorni dalle elezioni Comunali 2023, dei sei candidati a sindaco di Ancona è praticamente unanime. La loro richiesta arriva dalla redazione del Resto del Carlino di Ancona dove ieri è andato in scena uno degli ultimi confronti elettorali prima del voto di domenica e lunedì che esprimerà il nuovo sindaco (era assente solo Marco Battino per motivi di lavoro).

"Cambiamento e discontinuità sono le mie parole chiave – secondo Daniele Silvetti (Centrodestra) – Siamo certi di poter garantire un futuro migliore ai cittadini. Cosa farò nei primi 100 giorni se sarò eletto sindaco di Ancona? La vera urgenza da risolvere prima di subito è la vertenza sul passaggio di Anconambiente al gestore unico dei rifiuti con la delibera di affidamento che scade il 30 giugno. Poi lavorerò sul rapporto con i 730 dipendenti comunali e sul bilancio". Una vicenda, quella di Anconambiente, confermata anche da Ida Simonella (Centrosinistra): "L’affidamento ‘In House’ del servizio di raccolta dei rifiuti va approvato entro fine giugno e proprio oggi (ieri, ndr) la sindaca Mancinelli ha incontrato i vertici e i lavoratori della società. Il mio appello al voto lo traduco dicendo che nulla accade per caso. Gli anconetani ci votino perché le cose le abbiamo fatte e alcuni sogni li abbiamo portati a casa".

Francesco Rubini (Altra Idea di Città) traduce tutto in tre parole per il suo ultimo appello al voto: "Coraggio, coerenza e radicalità per cambiare le sorti di una città piegata su se stessa. Noi, dopo dieci anni di esperienza in consiglio comunale, siamo alternativi ai due grandi schieramenti". Sulle cose da fare nei primi 100 giorni Rubini ha le idee chiare: "L’istruttoria sull’Area Marina Protetta è pronta, se sarò eletto la invierò al Ministero il giorno dopo. E poi istituirò un tavolo per gli eventi della movida per l’estate e l’inverno e uno per formalizzare la contrarietà alla banchina grandi navi al Molo Clementino".

L’idea fissa per Roberto Rubegni (Europa Verde), la sua battaglia più importante, è senza dubbio la creazione di un’Area Marina protetta del Conero: "Se eletto riaprirò subito tutti i tavoli con associazioni e categorie perché il nostro mare e la nostra costa lo meritano. Creerò un assessorato al lavoro e università perché l’offerta verso gli studenti è un tema fondamentale di sviluppo e poi un piano del verde urbano. Votatemi perché Europa Verde è alternativo a tutti e fa attenzione all’ambiente come leva per lo sviluppo economico e sul tema servono decisioni urgenti e coraggiose".

Il timore principale di Enrico Sparapani qualora dovesse sedere sulla poltrona di sindaco a Palazzo del Popolo è uno: "La giunta uscente è stata poco trasparente sul bilancio e sulla macchina amministrativa del Comune. Bene invece ha fatto la Mancinelli a prendere i fondi del Pnrr che, lo ricordo, è stato favorito dal governo Conte. Magari quei soldi serviranno almeno per lavare le strade. Il Movimento 5 Stelle è il simbolo dell’onestà e chiedo il voto per la mia esperienza professionale" ha concluso l’ingegnere anconetano".

Infine Marco Battino (Ripartiamo dai Giovani): "Per le priorità nei primi cento giorni, va subito ristabilito il dialogo con la cittadinanza, riattivando i Ctp e penso a uno sportello in Comune dedicato alla ricerca del lavoro. Agli anconetani delusi dalla politica, chiedo di darci fiducia perché noi li sapremo rappresentare. Il vero appello è un altro però: andate a votare".