Giorgia Meloni ad Ancona: "Il video di Piacenza? Vogliono indagarmi, non devo scusarmi"

La leader di Fratelli d'Italia apre la campagna elettorale dal capoluogo delle Marche: "Qui dimostriamo che sappiamo governare"

Ancona, 23 agosto 2022 - "Ho pubblicato un video che era completamente oscurato. Non ho parlato con questa persona, ma siccome sono molto sensibile a queste materie, non avrei mai pubblicato un video che potesse far riconoscere la vittima", Giorgia Meloni ad Ancona si smarca dalle accuse indirette della donna vittima dello stupro di Piacenza che ha denunciato: "Mi hanno riconosciuta". E poi fa partire la bordata: "Mi pare che l'obiettivo sia fare partire qualche avviso di garanzia".

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GIorgia Meloni
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"Su Piacenza nessuna scusa"

La leader di Fratelli d'Italia sale sul palco e apre la campagna elettorale e lo fa tornando sul caso del video di Piacenza. "Non ho ragioni di scusarmi se non per aver espresso solidarietà. Ho pubblicato una cosa che stava già sui siti dei giornali. Avete chiesto ai quotidiani che hanno pubblicato il video se intendono scusarsi?". E ancora: "Quando il Pd ha pubblicato senza oscurare le immagini della morte di Alika a Civitanova Marche, perché non vi siete posti la questione?".  Su Piacenza - scandisce - "è partita un'indagine, ma temo che sia solo a mio danno, come se il video l'avessi girato io o fossi stata la prima a pubblicarlo. Io ho commentato un video già pubblicato. Perché, invece, qualcuno non ci spiega come è uscito quel video?. L'obiettivo è fare partire avvisi di garanzia". 

"Pronta a guidare il Governo"

"Penso di poter guidare il governo: non ci facciamo intimorire, né ricattare, né comprare", promtte. "Certo, l'Italia non è in una condizione facile: il debito pubblico è aumentato in 15 mesi col Governo dei migliori - è la frecciata -. Noi non siamo autarchici, ma vorremmo essere padroni del nostro sistema. Vogliamo un governo di persone che non abbiano padroni, che non siano ricattabili. Penso di poter guidare un governo così" "Stiamo facendo una campagna elettorale nella quale cerchiamo di non promettere cose che non possiamo realizzare".

"Le Marche dimostrano che sappiamo governare"

Davanti a lei piazza Roma è un tripudio di bandiere e di applausi: il popolo di Giorgia la attendeva da ore. "Ci han già dato dei fascisti, ma capiranno prima o poi...", dicevano i suoi supporters nel pomeriggio. E lei li ripaga: "Sono ad Ancona perché qui dimostra che Fratelli d'Italia sa governare. Qui la nostra classe dirigente dimostra è in grado di dare risposte che la sinistra non ha fornito per decenni", sottolinea (video), mandando in visibilio la piazza. E nella città di mare lancia l'idea: "Penso che in Italia debba esserci un ministero del Mare. L'economia blu deve essere valorizzata, l'Italia è una piattaforma in mezzo al mare".

"Il gas? Dall'Adriatico. E pezzo fisso europeo"

Sulla crisi energetica, Meloni propone la sua ricetta: "Siamo contenti che non prendiamo più gas dalla Russia, lo prendiamo dall'Algeria. Bellissimo, solo che noi il gas ce lo avremmo in Italia, dove lo potremmo tranquillamente estrarre qui davanti, nelle piattaforme del'Adriatico e non lo stiamo facendo e lo stanno già facendo altri, perché noi avevamo quell'ambientalismo ideologico che dice sempre no a tutto". E sui prezzi ribadisce quanto ha già detto in mattinata al Meeting di Rimini: "Sono favorevole ad un price cap europeo, credo che sia una grande battaglia. Mi dispiace - spiega - che ci siano delle nazioni che su questo sono meno attente di noi. Credo che la famosa solidarietà europea si debba vedere in questioni di questo tipo. Anche perché - aggiunge - se in questo momento abbiamo i problemi che abbiamo è perché l'Europa ha avuto dei momenti di difficoltà di strategia nell'approvvigionamento energetico, che è uno dei più grandi problemi europei".

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Lo sport

"'La Meloni dice che gli obesi sono dei deviati?' Io sono stata bullizzata da ragazzina per questo. Un obeso è deviato? No, voglio cercare di aiutare chi ha disturbi del comportamento alimentare. Mi ha salvato lo sport, lo sport ha salvato un sacco di gente"

Quattro assessori regionali in lista

Non è un caso che la campagna elettorale di Meloni parta da Ancona, nel momento in cui le Marche sono governate dalla giunta di centrodestra a trazione Francesco Acquaroli, uno degli amministratori più vicini alla leader. E Acquaroli, che in una prima campagna alcuni anni fa arrivò terzo in Regione, ma con il centrodestra diviso, ha ottenuto nel 2020 uno dei risultati più importanti per Meloni a livello nazionale. Lo dimostra anche l'impegno degli assessori a queste Politiche. Saranno candidati 4 su 6: Mirco Carloni (Lega), assessore alle attività economiche, Giorgia Latini (Lega), assessora all'Istruzione, Stefano Aguzzi (Forza Italia), assessore al Lavoro, e Guido Castelli (Fratelli d'Italia), che ha la delega al Bilancio.

Il Guardian: Ancona laboratorio politico

Tanto che delle Marche se n'è occupato anche il quotidiano britannico Guardian l'altro giorno, indicando Ancona come il laboratorio di Fratelli d'Italia, con un articolo in particolare sul "rischio di non riuscire ad abortire" che ha fatto storcere il naso a molti esponenti di centrodestra. Il riferimento è al no della Regione all'applicazione delle linee guida emanate nel 2020 dal ministero della Salute che prevedono la possibilità di ricorrere, in ospedale o nei consultori, all’interruzione volontaria di gravidanza con metodo farmacologico fino a 63 giorni, cioè 9 settimane compiute di età di gestazione.

L'opposizione: Marche come il Texas

In consiglio regionale, qualche settimane fa, l'oopposizione ha paragonato le Marche al Texas: "Nessuno vuole mettere in discussione i diritti delle donne, noi abbiamo detto che la Legge 194 del 1978 non prevede che la pillola abortiva possa essere impiegata fuori dall’ospedale e abbiamo detto che ci atteniamo alla legge", ha ribadito più volte l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini.