Primarie Pd Marche 2018, si elegge il segretario regionale Dem

Due i candidati in campo: il segretario provinciale del Pd di Pesaro Urbino Giovanni Gostoli e l'ex deputato fermano Paolo Petrini

Primarie Pd Marche, i due candidati: da sinistra Petrini e Gostoli

Primarie Pd Marche, i due candidati: da sinistra Petrini e Gostoli

Ancona, 1 dicembre 2018 - Domani (domenica 2 dicembre) gli elettori dem marchigiani sceglieranno il segretario regionale alle primarie del Partito democratico. Due i candidati in campo: il segretario provinciale del Pd di Pesaro Urbino Giovanni Gostoli, 36enne, e l'ex deputato fermano 55enne Paolo Petrini.

Si vota dalle 8 alle 21 nei circa 225 seggi allestiti nelle Marche (66 ad Ancona, 74 a Pesaro Urbino, 30 ad Ascoli Piceno, 29 a Fermo e 26 a Macerata). Contestualmente al segretario verranno eletti anche gli 80 componenti dell'Assemblea regionale del Partito Democratico (25 Pesaro Urbino, 22 Ancona, 15 Macerata, 18 Ascoli-Fermo).

Possono votare gratuitamente i 9.248 iscritti (3.311 a Pesaro Urbino, 2.144 ad Ancona, 1.597 a Macerata, 1.220 a Ascoli e 976 a Fermo) mentre i non iscritti dovranno versare un contributo elettorale di 2 euro. Ammessi al voto, ma con la pre-registrazione, anche i giovani dai 16 a 18 anni e i cittadini comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno.

Gostoli, sostenuto tra gli altri dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, dal presidente Anci Maurizio Mangialardi e dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci, chiuderà la sua campagna elettorale con due iniziative: una cena elettorale a Fossombrone ed il tradizionale pranzo dello 'stoccafisso' a Vallefoglia. "In questi giorni ho girato le Marche - spiega alla Dire Gostoli - È stato meraviglioso e sarà ancora più bello ricominciare il giorno dopo le primarie. Vogliamo costruire un nuovo Pd Marche, capace di fare squadra, protagonisti i territori e i giovani. Un Pd forte e unito per prendersi cura dei marchigiani e rilanciare l'azione del governo regionale. C'è chi punta il dito, noi siamo quelli che vogliono dare una mano per fare ancora di più".

Petrini invece, che può contare tra gli altri sull'appoggio dei sindaci di Ancona e Macerata rispettivamente Valeria Mancinelli e Romano Carancini e su quello del presidente del consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo, stasera è atteso a Porto Sant'Elpidio per un'assemblea congressuale. Petrini non ha presentato una lista di candidati all'assemblea a Pesaro Urbino. "Un congresso anomalo con poco confronto - spiega -. Solo con il confronto c'è la conoscenza. Il contrario di quello che è avvenuto a Pesaro Urbino dove non c'è stata alcuna assemblea congressuale. E non a caso non sono riuscito a presentare una mia lista. Non c'era modo di entrare nei circoli".

"Ho visto un popolo molto sfiduciato e con scarse speranze per il futuro. Abbiamo bisogno di un nuovo inizio. Il giorno dopo le primarie il vincitore porterà avanti le sue idee sperando che possa sensibilmente migliorare la situazione attuale". Dietro la partita della segreteria regionale si nasconde in realtà quella per le regionali 2020 quando il centrosinistra dovrà decidere se puntare ancora o meno su Ceriscioli che è al primo turno. Da una parte Petrini ha ribadito con forza la necessità di indire le primarie per individuare il candidato governatore del centrosinistra dall'altra Gostoli ha più volte detto di ritenere prematuro affrontare la discussione ora.