Sardine e Giorgia Meloni, ad Ancona la sfida a distanza. "Il nostro nome a breve"

La leader di Fratelli d’Italia al teatro delle Muse: "Il candidato alle regionali a giorni". In 2.500 al flash mob del nuovo movimento in piazza del Papa

Giorgia Meloni alle Muse e le 'sardine' in piazza del Papa

Giorgia Meloni alle Muse e le 'sardine' in piazza del Papa

Ancona, 5 dicembre 2019 - Giorgia Meloni e sardine ad Ancona, quasi in contemporanea. Mentre la leader di FdI era in conferenza stampa al ridotto delle Muse, le sardine in salsa dorica riempivano piazza del Papa: in circa 2.500 al flash mob del neonato movimento spontaneo.

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"Nei prossimi giorni saranno ufficializzati i candidati del centrodestra di tutte le regioni nelle quali si vota tra ora e la prossima primavera", ha detto la leader di Fratelli d'Italia davanti a circa 200 persone al ridotto delle Muse; è arrivata nelle Marche anche per lanciare nel pomeriggio da Macerata un manifesto di Fdi contro tutte le dipendenze. Meloni ha precisato che conta di dare una "comunicazione definitiva" la prossima settimana ma che c'è la necessità prima di "incrociare le agende" per un incontro con gli altri leader a giorni se non a ore. Fdi "chiederà possibilità di guidare la coalizione, tra le altre, anche nella Regione Marche, - ha proseguito - dove pensiamo di poter fare molto bene e abbiamo una classe dirigente straordinaria che può fare la differenza. Chiaramente dovranno essere d'accordo anche gli alleati: in capo a una settimana avremo il responso di questo dibattito". 

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Le sardine? "Penso sia azzeccato il simbolo della 'sardina' perché si tratta di pesci tutti uguali che seguono la corrente senza farsi domande e normalmente finiscono nella bocca di qualche grande squalo, in questo caso il Pd", ha detto la Meloni nel corso della conferenza stampa.

 

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Il Movimento delle Sardine intanto conquista il capoluogo portando in piazza del Papa circa 2.500 persone, riunitesi dalle 18.30 al motto di «Le Marche ’n se lega». Molti giovani e giovanissimi, ma anche anziani, tanta gente comune, famiglie con bambini, con sagome di pesci, anche luminose, t-shirt con scritte e cartelli con giochi di parole sul fatto che la 'rivoluzione itticà si svolge in una città di mare. Testimonianze e canti, da Lucio Dalla (Com'è profondo il mare), all'Inno di Mameli, Pierangelo Bertoli (Eppure soffia), Giorgio Gaber (La libertà) e naturalmente Bella ciao. Tra loro anche Lorenzo Donnoli, uno dei promotori emiliani delle sardine: "Siamo più di chi fomenta l'odio - ha detto -. Avevamo voglia di essere qui mentre un pezzo di Ancona assisteva alle pagliacciate della destra della Meloni. Lei rappresenta le bugie, cavalca le difficoltà dei cittadini. Siamo contro tutto questo, contro l'omofobia, il fascismo, le politiche estreme. Siamo qui per ribadire i valori della Repubblica e della Società civile. Ad Ancona ho trovato un pubblico vario, anziani rassegnati e giovani con la voglia di cambiare. Gente che si dedica al volontariato".

"Siamo qui per entrare in contatto con le persone dal vivo - il commento di Giorgio Mattiuzzo, coordinatore di Sardine Marche Official, il movimento nato a Civitanova Marche e che in pochi giorni si è esteso -. La gente prima era scontenta e stava a casa, adesso viene in piazza con noi. Non ci piace la politica di oggi e soprattutto i modi delle politiche estreme". Con lui altri membri del gruppo, che ha raggiunto 10.300 iscritti, Costantino Turchi ed Elisabetta Colantonio. "Non ce l'abbiamo con i singoli esponenti politici quali Salvini e Meloni - dicono - ma con quello che divulgano. Noi non siamo razzisti, non siamo fascisti, siamo un movimento politico apartitico di chi la pensa così come noi".