Valeria Mancinelli, è stata eletta il sindaco del mondo

E’ stata designata come miglior prima cittadina dalla Fondazione "City Major"

Valeria Mancinelli, eletta sindaco del mondo

Valeria Mancinelli, eletta sindaco del mondo

Ancona, 12 febbraio 2019 - Da oggi chiamatela Valeria Mancinelli, la sindaca del mondo. È arrivata nel tardo pomeriggio di ieri la notizia della vittoria del contest voluto dalla Fondazione City Major. La prima cittadina di Ancona era stata inclusa in una lista di 62 colleghe di tutto il mondo, in lizza per aggiudicarsi il premio come miglior sindaco donna del mondo.

La sua candidatura era stata caldeggiata sotto il profilo della miglior crescita economica dopo l’assunzione del ruolo di guida di Ancona, nel 2013. Attraverso il sito della foundation londinese, Valeria Mancinelli era stata inserita nella prima lista allargata e poi mantenuta in quella ridotta in autunno a 27, prima della scrematura finale: a dicembre, infatti, è rimasta una delle cinque competitor e ieri l’incoronazione ufficiale: «Sono stata eletta ‘Sindaco del mondo 2018’ – ha esultato la Mancinelli con un post su Facebook – L’ho saputo da mezz’ora ed è difficile spiegare come mi sento: sorpresa, onorata e anche commossa per aver vinto questa edizione del World Mayor 2018 dedicata alle donne sindaco. Ma sono soprattutto contenta per il mio, il nostro mondo che è Ancona».

Valeria Mancinelli è stata premiata per la sua pacatezza, per il suo antifascismo e i valori della Resistenza, per aver detto ‘No’ al decreto Salvini sull’immigrazione. È la molla economica quella che l’ha portata alla vittoria: «E’ stata lei a promuovere la ripresa dell’attività dei cantieri navali che, poco prima della sua elezione, rischiavano di sparire, e in generale la ripresa dopo la crisi del 2008».

Al di là dei motivi dietro un simile riconoscimento, davvero una bella notizia per gli anconetani e tutti i cittadini delle Marche, colpisce le rivali che la sindaca dorica si è messa alle spalle. Tra queste figurano personaggi del calibro di Martine Aubry, donna forte del partito socialista francese e sindaca di Lille, oltre alla collega di Parigi, Anne Hidalgo. Battute, nella fase finale, sindache da Germania, Slovenia, Filippine, Stati Uniti, Gran Bretagna e la prima sindaca donna della storia di Tunisi, Souad Abderrahim.

Lunga la lista dei meriti riconosciuti alla Mancinelli dalla Fondazione City Major, tra cui l’aver saputo «ringiovanire l’antica città di Ancona». E poi, tra i meriti, il fatto di «non aver fatto promesse esagerate durante la campagna elettorale, impegnandosi nel recupero economico a piccoli passi». Ciò, secondo la fondazione, avrebbe reso più vivibile la città e accresciuto quindi la fiducia dei cittadini verso un miglioramento del quadro generale e del futuro del capoluogo.