Politica a peso d'oro, ecco i vitalizi degli ex consiglieri

Sono tre anconetani a guidare la classifica dei Paperoni della politica

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Ancona, 28 febbraio 2017 - Ci sono tre anconetani in cima alla classifica dei vitalizi più generosi riconosciuti agli ex consiglieri della Regione Marche, un esercito di 107 persone, cui si aggiungono i 34 coniugi o discendenti degli amministratori deceduti, cui l’assegno, pari al 60 per cento del vitalizio, viene versato a titolo di reversibilità.

Tra i ‘Paperoni’ dell’indennità a vita troviamo gli anconetani Lidio Rocchi, ex assessore e consigliere socialista, l’ex assessore tecnico Pietro Marcolini e l’attuale presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi Alfio Bassotti, ex assessore Dc: a tutti e tre viene versato ogni mese un vitalizio di 4.578 euro lordi.

Si difende bene anche l’ex consigliere di An Carlo Ciccioli, ora coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, che incassa ogni mese 4.064 euro. In fondo alla lista ci sono invece i politici con un vitalizio di ‘appena’ 1.734 euro, l’importo minimo per chi ha fatto parte dell’Assemblea legislativa delle Marche: a questa categoria appartengono solo due anconetani, ossia Fabio Giuseppe Benni, ex consigliere Dc, e Ilario Favaretto, consigliere del Pci dal ’90 al ’95. Tra i nomi che figurano nell’elenco, quello di Vito D’Ambrosio, magistrato ed ex presidente della Giunta regionale, che deve ‘accontentarsi’ di un vitalizio di 2.984 euro, tanto quanto l’ex assessore Ds Augusto Melappioni. Non figura invece l’ex governatore Gian Mario Spacca, che aveva rinunciato all’indennità nel 2014 e aveva incassato sull’unghia 394.983 euro netti, pari ai contributi versati durante i 25 anni passati in Regione.

NEL COLLEGIO di Ancona, prima dell’entrata in vigore della legge regionale che ha abolito la ‘pensione’ dei politici, hanno rinunciato anche Giacomo Bugaro, Giovanni Zinni e Dino Latini.

Altri hanno monetizzato prima dei 60 anni, come Edoardo Mentrasti di Sel (candidato governatore nel 2015) che si è fatto liquidare 73mila euro, il senigalliese del Prc Andrea Ricci con 159mila euro, e l’ex assessore dei Verdi Gianluca Carrabs. Tra i vitalizi ‘eccellenti’, quello riconosciuto all’ex sindaco di Senigallia Luana Angeloni, pari a 2.089 euro, all’ex assessore all’Ambiente Marco Amagliani, che incamera ogni mese 2.984 euro, tanto quanto viene liquidato al segretario provinciale del Pd Fabio Badiali e all’ex presidente del Consiglio regionale Raffaele Bucciarelli del Gruppo Comunista. A surclassarli, l’ex assessore Marco Lucchetti del Pd con 3.684 euro, tanto quanto l’ex consigliere Enrico Cesaroni.

Si ferma invece a 2.548 euro l’ex consigliere Idv David Favia. Non è necessario coprire una legislatura di cinque anni per ‘guadagnare’ il vitalizio: secondo gli archivi regionali Devio Angelani, è stato consigliere del Pci dall’82 all’85 e oggi porta a casa 2.257 euro al mese. Tra gli assegni di reversibilità, il più alto tra gli anconetani spetta agli eredi di Emidio Massi (2.824 euro), il più basso agli eredi di Giancarlo Mascino, con 691 euro. In totale i vitalizi pesano sulle casse regionali per 4,2 milioni di euro l’anno, 350mila al mese.