Senigallia (Ancona), 13 agosto 2015 - Un cadavere adagiato al muro vicino a uno scooter (FOTO). E' giallo a Senigallia per il ritrovamento del corpo senza vita di un ristoratore senigalliese, Alessandro Zamboni, 46 anni. L'uomo è stato trovato, sotto casa, con un taglio alla gola.
Tra le prime ipotesi a cui si è pensato c'era quella che l'uomo, titolare del locale 'Enoforum' sotto i Portici Ercolani, fosse rimasto vittima di un'aggressione, quindi un omicidio.
A scoprire il cadavere è stato un fornaio, questa mattina, poco prima delle 7, in via Smirne, all’altezza del civico 12, nella zona tra il porto e via Carducci. L'uomo ha subito chiamato il 118. Sul posto sono giunte le ambulanze insieme ai carabinieri.
Si sta cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto. Potrebbe trattarsi di una disgrazia: a cinque ore dalla scoperta del cadavere di Alessandro Zamboni, 46 anni, noto barista senigalliese, gli inquirenti non possono escludere nessuna ipotesi.
L'uomo potrebbe infatti essere morto in seguito a ripetute cadute dal suo scooter, sul quale Zamboni sarebbe stato visto ieri sera. Il ristoratore, conosciuto come persona pacifica e dalle abitudini assolutamente regolari, proprio nella serata di ieri ha avuto un incidente a Bettolelle, sull'Arceviese. Sarebbe arrivata anche un'ambulanza per soccorrerlo, ma Zamboni avrebbe rifiutato le cure.
Purtroppo però proprio la caduta potrebbe essergli stata fatale: potrebbe essersi dissanguato tornando a casa. Il suo corpo è stato ritrovato in effetti di fianco al motorino, in una posizione singolare. Anche questo spinge gli inquirenti a non scartare alcuna ipotesi. Anche la pista dell'omicidio resta, perché l'uomo è stato trovato con diverse ferite, tra le quali una più profonda vicino alla giugulare, e proprio quella alla gola avrebbe causato il decesso.
Il corpo senza vita di Zamboni è stato ritrovato stamattina con una ferita alla gola che in un primo tempo sembrava riconducibile ad un colpo di arma da taglio. Sul posto è arrivato il sostituto procuratore di Ancona Rosario Lioniello, che coordina le indagini, condotte da carabinieri e polizia.
Ora il lavoro degli inquirenti si concentra sulle testimonianze di amici e conoscenti del 46enne: si cercano persone che abbiano potuto vedere qualcosa che chiarisca il giallo. Zamboni era molto noto in città.
Naturalmente sarà l'autopsia, che sarà condotta questo pomeriggio dal dottor Raffaele Giorgetti, a stabilire le cause del decesso: al momento comunque sembrano escluse responsabilità di terze persone.
Il fratello della vittima, Claudio Zamboni, è sconvolto: "Ho visto mio fratello l'ultima volta ieri sera. Ancora non mi rendo conto. Non riesco a dire altro".
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